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Ryanair contro la fase 2: no alle regole sul distanziamento nei Boeing

Con l’arrivo della fase 2 per uscire un giorno dall’emergenza Covid-19 si comincia a parlare di viaggi vacanze, mentre le compagnie aeree come Ryanair rimangono in attesa di capire come potranno organizzare i loro voli. Allo studio ci sono diverse soluzioni, e tra quelle più accreditate c’è l’installazione di paratie tra i passeggeri e il lasciare il posto vuoto al centro della fila.

Tuttavia Ryanair, dopo aver valutato il provvedimento di distanziamento all’interno dei velivoli, avrebbe bocciato la proposta di volare con il posto vuoto in mezzo. Lo stesso CEO Michael O’Leary avrebbe detto che i suoi aerei piuttosto rimarranno a terra. “Non possiamo guadagnare con queste riduzioni di carico. Se il governo irlandese introduce le norme previste, o ci paga il posto in fila centrale o non voleremo più.”

 

Ryanair contro la fase 2: no alle regole sul distanziamento nei Boeing

Al netto delle dichiarazioni della compagnia irlandese, tuttavia anche Assaeroporti ha chiesto al governo misure urgenti per sostenere il settore, visto che il traffico aereo è praticamente azzerato e in cassa integrazione ci sono già 10 mila persone

. Secondo la IATA, se non ci sarà un sostegno economico al settore dei trasporti aerei, quasi 340 mila posti di lavoro solo in Italia saranno a rischio taglio.

Il settore dei trasporti aerei è in forte crisi e necessita una riapertura al più presto, come recita una nota di Assaeroporti:i gestori aeroportuali stanno vivendo oggi una crisi senza precedenti: a fronte di entrate sostanzialmente azzerate e con una previsione di contrazione del fatturato per il 2020 di circa 1,6 miliardi di euro, continuano a sostenere oneri incomprimibili, che possono arrivare anche fino all’85% dei costi”.

Intanto in Italia, tra mille incertezze sul periodo estivo, il Governo sta pensando di arginare la crisi economica con un bonus vacanze di 500 euro per chi decide di soggiornare nello Stivale piuttosto che andare all’estero. Un’idea rilanciata dal ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini che vuole sostenere un settore pesantemente colpito dalla crisi come quello del turismo nazionale.

 

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Pubblicato da
Flavio Mezzanotte