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Phishing: i maggiori istituti bancari vengono sfruttati quotidianamente

I tentativi di phishing non smettono mai di fare capolinea sulla casella postale di milioni di utenti: basta che la propria email sia stata inserita una sola volta all’interno di una lista designata a tal scopo da diventare l’utente preferito di milioni di truffe. Dogane, spedizioni, promozioni imperdibili fino alle ultime: quelle inerenti alle sospensioni del mutuo a causa dell’emergenza sanitaria.

Come sempre, d’altronde, i nomi dei maggiori istituti bancari sono sempre stato il punto fisso dei cybercriminali, ma attenzione: potrebbero giungere delle email anche da finte banche di minor importanza.

Phishing: ecco cosa si deve prevenire e da cosa bisogna difendere il proprio conto bancario

Le email di phishing si possono dividere in due gruppi: quelle fatte bene e quelle fatte male; in entrambi i casi non occorre sottovalutare il problema allo stesso modo.

Il 99% dei casi, per fortuna, è riconoscibile anche grazie a una serie di elementi come errori grammaticali od omissioni particolari. Per il rimanente 1%, invece, occorre fare più attenzione e controllare degli elementi essenziali al fine di verificare se si tratti di una truffa bancaria

o no. Anzitutto è consigliato:
  • Controllare il mittente della email: se l’indirizzo di posta elettronica appare strano è già un segnale, per sapere quello ufficiale della propria banca si può fare affidamento al sito ufficiale;
  • Controllare l’oggetto dell’email: sé e un avviso su un nuovo programma potrebbe essere veritiera, mentre se è una comunicazione “imperdibilissima” e che ostenta alla cessione di dati personali, si tratta di phishing;
  • Controllare la richiesta: come detto sopra, se l’email richiede i dati di accesso o delle informazioni personali si tratta di phishing;
  • Non aprire il collegamento suggerito: alcune volte potrebbe fare partire un virus sul vostro dispositivo.
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Pubblicato da
Paola Carioti