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Apocalisse e profezie: tra Coronavirus e bufale

Nel corso dei millenni si è più volte parlato di Apocalisse. Diversi ed illustri personaggi hanno profetizzato l’incombere dei giorni più bui per l’umanità. Non sono in pochi a credere che il recente Coronavirus sia soltanto l’inizio di un processo che ci condurrà inevitabilmente alla fine dei nostri giorni. Una serie di ipotesi sono state fatte sulla base di considerazioni di tipo sociale, culturale e religioso. Ci sarà del vero?

 

Il Coronavirus è la nostra Apocalisse: dopo le profezie arriva una nuova consapevolezza

Volevamo cambiare il mondo ma è il mondo che sta cambiando tutta l’umanità“. Una affermazione che mai risulta così vera come in questo momento. La sconfortante situazione creata dal Covid-19 sta offrendo tempo e spazio per una introspettiva valutazione di noi stessi. E se il virus pandemico fosse una sorta di segnale divino?

Le numerose ipotesi dei profeti si sono incentrati più volte sulla fine del mondo. Personaggi come i Maya e lo stesso Ezechiele

riabilitano la teoria del catastrofismo. La letteratura del misticismo ha da sempre affascinato i teorici dell’occulto e posto numerosi interrogativi agli esseri umani.

La civiltà dei Maya ci ha mentalmente avvicinato al tramonto del mondo dopo le ultime profezie. Il 21 Dicembre del 2012 pare non si possa considerare come la fine di qualcosa ma bensì l’inizio della fine. L’uomo sta esacerbando la sua stessa vita conducendosi ad una sorta di Apocalisse.

Asteroidi, virus inarrestabili e destabilizzazione della natura sono soltanto la punta dell’iceberg di un processo che, secondo molti storici e teologi millenari, ci condurrà a fine certa. Antiche teorie parlano dell’inizio del Giudizio Universale in corrispondenza di inconsueti eventi naturali come il cambio delle stagioni e lo scioglimento dei ghiacciai perenni. Eventi recenti come la siccità, sciami di locuste e le elevate temperature in Antartide vengono visti come segnali premonitori di qualcosa di più grande. Argomentazioni e fatti che fanno sicuramente riflettere.

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Pubblicato da
Domenico