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Banche: ecco i tre casi in cui possono chiudervi il conto corrente

 

Nel preciso istante in cui apriamo un conto corrente in una banca, andiamo a sottoscrivere un contratto a tempo indeterminato. Se le parole contano ancora qualcosa, tempo indeterminato significa “per sempre”, perlomeno fin quando il cliente non decida di chiuderlo per sua scelta. Questa regola non sembra più essere un obbligo, almeno da parte degli istituti bancari. La conferma arriva direttamente dal Sottosegretario del Ministero dell’Economia Alessio Mattia Villarosa.

L’Onorevole Villarosa ha risposto direttamente ad una interrogazione presentata in Commissione Finanze del Senato dall’Onorevole Siri, Senatore della Repubblica Italiana. L’On. Siri chiedeva conto di alcuni comportamenti di Istituti Bancari, tra cui Unicredit e SanPaolo, nella chiusura avvenuta in modo unilaterale ai danni di molti clienti. In commissione Finanze il Sottosegretario Villarosa ha risposto che la chiusura dei conti in maniera arbitraria è consentito in alcuni casi specifici.

 

Vediamo i casi in cui la Banca può chiudere il conto ad un cliente

 

Le Banche possono chiudere il Conto Corrente nel caso quest’ultimo sia oggetto, da parte della Guardia di Finanza

, di indagini per qualunque tipo di illecito.

Il secondo caso riguarda sempre indagini mirate. Infatti, nel caso in cui sia la Magistratura ad indagare su un conto corrente per presunti reati finanziari, è un motivo valido per cui la banca può chiudere il conto in questione.

Il terzo caso riguarda la presenza di fondi. Nel caso in cui pervenissero alla banca di appartenenza eventuali ordini di pagamento e, i fondi presenti sul conto non siano sufficienti ad evadere tali ordini, la banca potrebbe decidere di chiudere il conto corrente in modo arbitrario.

Non spetta assolutamente a noi dare giudizi in merito ma saltano agli occhi le diversità lampanti tra i casi sopraelencati. Se nei primi due siamo in presenza di possibili irregolarità o reati finanziari, nel terzo caso ci troviamo di fronte a quello che può essere identificato come un momento di difficoltà del cliente. E la differenza appare sostanziale.

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Pubblicato da
Tiziano Biancolillo