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Google: messaggi senza connessione su Android per battere Whatsapp

Dopo una lunga attesa finalmente ci siamo. Google è infatti pronta a lanciare sul mercato una nuova tecnologia che, di fatto, ha tutto il potenziale per rivoluzionare l’intero mondo della messaggistica istantanea. Stiamo parlando dei nuovi SMS 2.0, una nuova versione avanzata e fortemente potenziata dei cari e vecchi SMS che, di fatto, introduce molteplici funzionalità impensabili fino a poche settimane fa.

I nuovi SMS, quindi, rappresentano una vera e propria minaccia per i colossi Whatsapp e Telegram che, di fatto, rischiano di perdere per la prima volta il proprio primato nel settore delle comunicazioni digitali. Scopriamo di seguito maggiori dettagli a riguardo.

SMS 2.0: ecco tutte le novità dei nuovi messaggi di Google

Annunciata per la prima volta pochi mesi fa, la nuova tecnologia brevettata da Google sta attualmente attraversando una prima fase di testing. Ciò significa, quindi, che bisognerà pazientare ancora per poche settimante prima di poter mettere ufficialmente le mani sui nuovi SMS 2.0.

I nuovi messaggi sviluppati dal colosso della Mountain View, quindi, sfruttano una nuova tecnologia fornita dal protocollo RCS (Rich Communication Services). Grazie a quest’ultimo, quindi, i classici 165 caratteri offerti dai vecchi SMS possono essere facilmente trasformati in informazioni molto più complesse. Tutti gli utenti che utilizzeranno i nuovi SMS 2.0, quindi, potranno finalmente alleggare contenuti di carattere multimediale, come video, foto, note audio, documenti e tanto altro ancora, al classico testo.

Recenti indiscrezioni affermano quindi che gli SMS 2.0 potrebbero sbarcare molto presto nel nostro paese. Come accennato precedentemente, infatti, questi ultimi stanno affrontado una prima fase di test sul territorio Francese ed Inglese e, quindi, molto presto raggiungeranno anche il nostro paese. Ricordiamo infine che per utilizzare gli SMS 2.0 bisognerà scaricare l’apposita app sviluppata da Google denominata “Messaggi”.

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Pubblicato da
Alessandro Caperchio