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Benzina: i mercati crollano a causa del coronavirus ma questo no

L’emergenza legata al nuovo coronavirus in diffusione in tutto il mondo è tangibile: nelle ultime ore il virus ha invaso anche i confini italiani scatenando un po’ di psicosi in tutta la penisola sebbene la situazione sia in mano alle autorità e alla sanità egregiamente. A star subendo un mutamento a causa della nuova epidemia è anche il mercato del greggio e sebbene le aspettative verso quello della benzina di proiettassero su dei ribassi, tutti ciò non sta accadendo. Nel corso dell’ultimo mese, da quando il tutto si è scatenato, sono diversi i settori ad esser stati influenzati dalla nuova malattia e sono altrettante le notizie circolate a proposito, ciononostante le domande di molti utenti sono rivolte proprio al costo della benzina: come mai è immutato? 

Benzina e ribassi: il coronavirus non ha intaccato questo settore

A prima vista i prezzi esposti sulle diverse pompe di benzina risultano essere pressoché immutati, ma in realtà consultando l’analisi effettuata da Altroconsumo e resa nota sul sito dell’Osservatorio Prezzi Carburanti dal Ministero per lo Sviluppo economico (con un periodo di riferimento compreso tra lo scorso 16 gennaio e lo scorso 7 febbraio), rispetto al constatato crollo del petrolio con un punteggio negativo del 25%, i prezzi per il carburante in Italia non sono rimasti letteralmente illesi, ma bensì sono diminuiti giusto dell’1,6%. Tale percentuale risulta essere veramente minima ma la ragione dietro tale fenomeno è molto semplice: non ci si può aspettare un cambiamento repentino… senza poi ignorare che le accise e l’IVA al 22% non giovano l’intero processo.

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Pubblicato da
Paola Carioti