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Coronavirus: l’intelligenza artificiale può aiutare la ricerca?

Il caso che tiene banco da qualche settimana è di sicuro il nuovo coronavirus che sta destabilizzando il mondo sotto diversi aspetti. Si stanno pertanto analizzando al meglio le soluzioni da poter eventualmente adottare per bloccare la diffusione dell’epidemia, trovando un modo che sia utile a curare i casi di contagio.

Oggi il coronavirus sta continuando a diffondersi non solo in Cina, ma anche nel resto del mondo. Sovviene pertanto un quesito inesorabile: come possono i dati e gli analytics dare una mano a bloccare l’onda infernale che sta arrivando con questa grande epidemia?

 

Coronavirus: Analytics, AI e tante risorse per provare a debellare il temibile virus

Stando a quanto dichiarato da Mark Lambrecht, Director of the Global Health and Life Sciences Practice di SAS, la situazione sarebbe favorevole. I big data che derivano da fonti sentinella e gli advanced analytics

potranno avere di sicuro un ruolo fondamentale in merito a  protezione e a sicurezza durante questa grande epidemia. Lambrecht riassume il tutto in tre punti:
  • Analytics, AI e machine learning possono aiutare le organizzazioni e allo stesso tempo le strutture sanitarie, in modo da comprendere e imparare dagli eventi accorsi in passato, ma anche a creare con disinvoltura nuovi insight ricavati dai dati.
  • La sorveglianza sindromica, il text mining e l’analisi dei social media hanno l’opportunità di tracciare i sintomi della malattia e rilevare le prime fasi delle epidemie.
  • L’analisi predittiva, tassello fondamentale per per prevedere la diffusione della malattia e i rischi per l’uomo, essendo questa applicata ai dati raccolti da ospedali, aeroporti e luoghi pubblici di ogni genere.
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Pubblicato da
Felice Galluccio