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Carta d’identità elettronica: ecco cosa cambia rispetto al passato

La carta d’identità, il principio documento per il cittadino all’interno del nostro Paese (e non solo) sta cambiando veste, divenendo sempre più digitale. Si sta passando infatti, dal classico formato cartaceo (CI) a quello digitale elettronico (CIE); non sono solo le dimensioni a cambiare e il materiale del tesserino di riconoscimento ma anche la quantità di informazioni presenti al suo interno, come ad esempio, l’impronta digitale.

La vecchia modalità era soggetta alla falsificazione dei documenti, più esposta all’usura e quindi compromessa nell’uso quotidiano. Ciò ha portato al rinnovo frequente da parte dei cittadini presso gli uffici comunicali.

Il formato elettronico quindi supera una serie di problematiche, compresa la sicurezza dei dati contenuti all’interno. La paura dei cittadini è stata subito legata al rischio di vedere le proprie informazioni personali a rischio all’interno sicurezza. Proprio l’impronta digitale è stato l’aspetto maggiormente criticato.

 

Già in molti hanno richiesto la carta d’identità nel formato digitale

 

In merito alla vicenda “sicurezza“, lo Stato ha dichiarato che le credenziali così come le informazioni personali non sono archiviate all’interno del singolo ufficio comunale e quindi, soggette ad improvvisi attacchi. Il Governo ha ribadito come i dati sensibili di ogni italiano siano al sicuro all’interno di una grande banca dati statale per l’archiviazione dei file del cittadino.

In molti hanno già sostituito la vecchia CI con la nuova CIE; il tutto però ha un costo. Di fatto, mentre la versione cartacea costa circa 5 euro, quella nuova digitale ha un costo sette volte maggiore. Si parla di circa 36 Euro per il nuovo tesserino. Voi l’avete rinnovata? Fatecelo sapere nei commenti.

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Pubblicato da
Manuel De Pandis