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Truffa della bottiglietta: ecco come vengono rubate le auto

Durante le vacanze di Natale è tornata in Italia una truffa che andava “di moda” diversi anni or sono. In molti sono essere stati i cittadini che vi son cascati e son caduti nel tranello. Stiamo parlando della frode della bottiglietta di plastica incastrata nel parafango della ruota dell’auto, realizzata allo scopo di rubare il veicolo.

Si sa, le frodi online vanno per la maggiore, perciò fa strano come, ancora ad oggi nel 2020, certe pratiche riescano a mietere vittime, eppure i report della Polizia son chiari ed esplicativi. Al di là delle truffe per svuotare i conti correnti, le PostePay, delle sim clonate, esistono pratiche – chiamiamole “offline” – che mettono a rischio i soldi dei poveri contribuenti. Parliamo di contatori manomessi, auto rubate con sistemi arcaici e tanto altro.

 

Il nostro consiglio per non cadere vittime della truffa della bottiglietta?

 

Partiamo dall’inizio: come funziona la truffa? Incastrando una bottiglietta di plastica fra il parafango e la ruota del veicolo, i criminali compiono la loro operazione. Al momento dell’accensione, la vittima sentirà un grosso boato provenire dalla parte inferiore dell’auto (dovuto allo scoppio della bottiglia) e scenderà di corsa a controllare. E’ lì che il criminale appostato, entrerà di soppiatto a bordo dell’autovettura per rubarla.

Il nostro scopo è quello di dotarvi di un sistema di Block Shaft in primis, di un sistema di tracking GPS satellitare, installabile al momento della stipula di una polizza assicurativa sul veicolo, e di chiudere la macchina subito, ogni qualvolta che voi scendete dal mezzo automobilistico. Fate massima attenzione, dunque.

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Pubblicato da
Manuel De Pandis