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Allarme salute per gli utenti: il Tech-Neck incombe, ecco come prevenirlo

La nostra posizione quando utilizziamo il nostro smartphone o magari qualsiasi altro aggeggio tech, può portare alcune problematiche.

Occhi puntati sullo schermo e spalle curvate in avanti, verso lo schermo. Quanto tempo passiamo in questa posizione, mentre controlliamo il feed di Instagram, scorriamo la home di Facebook o chattiamo via WhatsApp? Decisamente troppo, e la nostra salute ne risente, a livello fisico oltre che mentale.

 

È infatti sempre più diffuso il cosiddetto effetto Tech-neck, o sindrome da smartphone, ovvero l’insieme dei sintomi derivanti dalla postura scorretta e innaturale che assumiamo, e manteniamo nel tempo, mentre utilizziamo i dispositivi mobile. Top Doctors (www.topdoctors.it), la piattaforma online che seleziona e mette a disposizione degli utenti un panel formato dai migliori medici specialisti di tutto il mondo, ha analizzato i principali rischi a cui ci espone un utilizzo smodato dello smartphone.

 

  1. Cervicale infiammata

Il costante aumento del numero di persone che accusano forti disturbi alla cervicale e alla schiena, con conseguenti mal di testa, dolori a spalle e braccia, o problemi respiratori, è riconducibile anche alle troppe ore trascorse incollati ai device tecnologici. A contribuire al dolore cervicale, non sarebbe “solo” la postura prolungata e ripetitiva, ma anche il fatto che scrivendo, una delle operazioni più frequenti sullo smartphone, si verifica un incremento dell’attività muscolare.

 

  1. Rughe precoci nella zona Y

Diversi studi hanno rilevato un effettiva correlazione tra l’utilizzo di dispositivi elettronici e la comparsa precoce di antiestetiche rughe sul collo. La prolungata inclinazione della testa verso il basso, con il mento avvicinato al petto, comporta infatti una perdita di elasticità della pelle nella zona Y, ovvero l’area che comprende mento, collo e clavicole, dove, già di per sé, i tessuti sono più sensibili e sottili (dunque più a rischio cedimenti e rughe).

 

  1. Generazione di gobbi

L’inclinazione della testa connessa all’utilizzo dei dispositivi hi-tech affatica i muscoli del collo in misura fino a cinque volte maggiore rispetto a quanto accade con una postura eretta. Ne consegue, sul lungo termine, il rischio di deformazione della curva naturale del collo, che si traduce in una schiena sempre più ricurva. Un pericolo a cui sono esposti soprattutto bambini e adolescenti, il cui apparato scheletrico-muscolare è ancora in fase di sviluppo.

 

Ma è possibile evitare queste spiacevoli conseguenze (o almeno diminuirne il rischio)? “Il primo, fondamentale consiglio è ridurre il tempo di utilizzo dei cellulari: al giorno d’oggi esistono degli ottimi sistemi di comando vocale che consentono di guardare il meno possibile il telefonino e di utilizzarlo mediante delle richieste a voce. Inoltre, il più grande errore che tutti facciamo è quello di utilizzare il telefonino in piedi, con il tratto cervico-dorsale inclinato e le mani all’altezza del petto. Per permettere al tratto cervicale di assumere una posizione corretta sarebbe invece opportuno osservare lo schermo stando seduti, possibilmente su una poltrona, con il cellulare più frontale all’altezza del viso” commenta il Dott. Francesco Riso, esperto in Fisiatria di Top Doctors.

Una buona notizia è che, con il giusto impegno, è possibile compensare. “Per bilanciare gli effetti del Tech-Neck sono consigliabili alcuni semplici esercizi di stretching. Ad esempio sdraiandosi sul pavimento, appoggiando le gambe alla parete fino a formare un angolo di 90º e cercando di portare il mento il più possibile vicino al torace. In questo modo è possibile allungare e rilassare i muscoli ischiocrurali, paravertebrali e del collo che sono stati sollecitati durante il giorno. Un altro esercizio è quello di mobilizzare passivamente il tratto dorsale in estensione e le spalle in apertura. Tutto ciò permette di compensare la postura in chiusura esercitata dall’utilizzo di dispositivi elettronici.”

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Pubblicato da
Felice Galluccio