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Rimborso canone Rai: massima attenzione alla truffa sulle mail

Il canone RAI, insieme al Bollo Auto, rappresenta sicuramente una delle tasse più odiate dagli italiani. Se ci fosse una possibilità di risultare esenti dal pagamento attraverso nuove leggi, o di ricevere un rimborso di quanto versato, senza dubbio molti telespettatori non se lo farebbero ripetere due volte.

Peccato che gli hacker e i cybercriminali sfruttano proprio questo tipo di desideri e ambizioni dei contribuenti per mettere a segno le peggiori truffe.

Una di queste circola da qualche settimana sugli indirizzi mail di molti utenti. Nel corpo del messaggio si parla infatti di un imminente rimborso del canone, e si richiede esplicitamente all’intestatario di inserire i dati e le coordinate bancarie per poter accreditare tale rimborso.

Ma non fatevi ingannare: l’Agenzia delle Entrate non invierà mai una mail del genere senza che vi sia una precedente richiesta dell’interessato.

Truffa rimborso Canone RAI: attenzione a non cliccare su link e reindirizzamenti

E’ importante, qualora ci si ritrovi di fronte ad una mail di questo tipo, non eseguire per alcun motivo le istruzioni ivi riportate. Pertanto bando ai click su link e reindirizzamenti

, inseriti dai malfattori per completare le procedure di accredito. Potrebbero far aprire una serie di pagine pericolose, così come anche avviare il download di malware che vadano a prelevare i dati sensibili su password e conti dal dispositivo in uso.

Ricordiamo che l’esenzione dal pagamento del canone può essere accordata soltanto a chi dimostra di non possedere un apparecchio televisivo oppure rientra in una di queste categorie:

  • Possedere un’età pari o superiore a 75 anni e un reddito non superiore a 6.713,98 euro;
  • Essere un agente problematico (condizione dettata dall’art. 34 della Convenzione di Vienna del 18 aprile 1961);
  • Essere funzionario e/o impiegato consolare (sempre sulla base della Convenzione di Vienna, art. 49);
  • Essere funzionario di un’organizzazione internazionale;
  • Essere un militare di cittadinanza non italiana e/o esser parte del personale civile non residente in Italia di cittadinanza non italiana appartenente alle forze armate della NATO.

Anche in questo caso, è necessario richiedere personalmente l’esenzione.

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Pubblicato da
Monica Palmisano