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Call Center: basta un Sì per essere truffati dagli operatori telefonici

L’ondata di truffe telefoniche continua imperterrita da diversi mesi e sono sempre più numerosi gli utenti che cadono vittima di tali pratiche disoneste create dagli hacker. I Call Center sono diventati ormai l’incubo ricorrente dei clienti Tim, Vodafone, 3 Italia, Iliad, Wind, in quanto cercano sempre di far abbonare l’utente a qualcosa. Alcuni di loro riescono nell’intento grazie a delle abili mosse che sono tutto fuorché oneste.

Molto spesso gli operatori cercano ogni modo pur di ricavare qualche Euro in più facendo stipulare contratti agli utenti, e spesso questi avvengono mediante una truffa ben architettata e che vede nelle risposte dell’utente “si” e “no” il perno intorno al quale ruota la frode.

Come difendersi dalle pratiche disoneste di alcuni Call Center?

La base sulla quale si fonda una nuova truffa online è nella risposta breve che l’utente da rispondendo alle semplici domande che l’operatore gli pone, come ad esempio “Sto parlando con il signor Mario Rossi (nome di fantasia)?”. Bastano dei “si” e “no” per permettere ai malintenzionati che si celano dietro questi call center, di fare un lavoro di sound editing manipolando il tutto, montando una chiamata del tutto nuova

in seconda battuta.

Il nostro consiglio è quello di utilizzare dei termini molto vaghi quando rispondete ad un operatore di un call center, e di non utilizzare mai le parole sopracitate, in modo tale da render loro difficile l’attuazione della truffa. Ad ogni modo, vi consigliamo di scaricare un software come TrueCaller in grado di riconoscere le chiamate SPAM e bloccarvele.

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Pubblicato da
Manuel De Pandis