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Android e iPhone: ecco perché non bisogna caricarli di notte

Avere lo smartphone sempre pronto e reattivo è ormai divenuta un’esigenza imprescindibile delle nostre giornate. La frequenza con cui il telefono viene utilizzato quotidianamente diventa sempre maggiore. Naturalmente questa tendenza si accorda con le nuove necessità comunicative, che aumentano con il passare del tempo.

Questo ha portato inevitabilmente all’affermazione di un’abitudine ormai consolidata in tutte le fasce d’età: ricaricare lo smartphone di notte.

Nel corso degli anni gli esperti si sono però posti una domanda molto importante: può creare qualche danno allo smartphone una ricarica così prolungata nel tempo?

Smartphone in carica di notte: quali attenzioni avere?

E’ opinione diffusa pensare che a seguito di una ricarica prolungata, specie se ripetuta ogni notte, lo smartphone potrebbe andare incontro ad usura prematura.

Benché questa credenza sia altamente diffusa, a quanto pare non vi è una corrispondenza dal punto di vista scientifico. Questo perché, a differenza del passato, ora anche gli smartphone di fascia medio-bassa

montano dei chip di ricarica intelligente, che consentono al telefono di non surriscaldarsi se dovesse restare collegato alla corrente più di quanto non sia necessario.

In questa maniera, dunque, è come se lo smartphone riuscisse ad interrompere l’alimentazione una volta raggiunto il fabbisogno necessario.

Sarebbe piuttosto preferibile prestare attenzione a non tenere il telefono in carica sul comodino o sotto il cuscino. L’ideale sarebbe non far entrare il telefono in camera da letto, dicono gli esperti, perché l’utilizzo di dispositivi retroilluminati (come lo è lo schermo di qualsiasi smartphone) potrebbe interferire con le onde cerebrali che facilitano la predisposizione al sonno notturno.

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Pubblicato da
Monica Palmisano