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PostePay sotto attacco: spopola la truffa italiana che svuota i conti postali

Le carte di Poste Italiane del tipo PostePay Standard ed Evolution vengono utilizzate ad ampio raggio dagli italiani. Sono comode in quanto prevedono un IBAN che garantisce un uso incondizionato dei servizi Internet e per gli accrediti di stipendi e pensioni. La sicurezza c’è pure ma noi stessi potremmo metterla a repentaglio se non in grado di individuare le nuove truffe del mese di novembre. Bisogna fare attenzione ad un passaggio importante che rischia di svuotare il conto postale.

 

PostePay: conti incredibilmente svuotati dalla truffa che sta mietendo migliaia di vittime in Italia

Conto vuoto. Il risultato è sempre lo stesso. Peraltro le carte saranno inutilizzabili in quanto i malfattori avranno sempre a disposizione i dati di accesso personali aggiornati. A provocare questo scompenso con tutti gli annessi disagi è un raggiro tutto italiano che manifesta un pericolo per le carte PostePay.

Ciò di cui stiamo parlando è la piaga del phishing che in modo del tutto analogo e parallelo riguarda in misura maggiore anche coloro che fanno parte di Unicredit e Sanpaolo

. Si usano le email fraudolente per attirare l’utente nella trappola nascosta. Al messaggio di allerta per blocco conto o carte correlate si allega un link sospetto attraverso cui si forniscono in maniera inconscia i dati personali. Questi vengono usati per ottenere le credenziali di accesso anche nel caso in cui sia attiva la verifica in due passaggi con numero di telefono. Il risultato è presto detto. Il conto viene dilaniato fino all’ultimo centesimo con i malfattori che fuggono via con i soldi del nostro conto.

Vale il consiglio delle diffidenza per questo tipo di messaggi che NON provengono MAI da Poste Italiane in quanto lo stesso istituto comunica che nessuna informazione viene richiesta per email per questi ed altri casi urgenti. Si fa sempre riferimento alla fonte protetta. La Polizia Postale mette in guardia verso questo genere di soprusi e consiglia di contattare sempre il proprio istituto finanziario al fine di chiedere ulteriori spiegazioni in merito a messaggi sospetti.

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Pubblicato da
Domenico