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Addio Android Auto: la notizia di Google spiazza gli utenti

Android Auto è entrato nelle automobili dei consumatori perché rappresenta un sistema operativo estremamente integrato, che consente di gestire comodamente ogni aspetto dell’interazione con le proprie app preferite, con le notifiche e con l’assistente di Google senza prendere il telefono in mano.

L’aggiornamento alla versione 4.6 ha ulteriormente implementato questa grande comodità, attraverso un’interfaccia utente rinnovata e ottimizzata per l’utilizzo alla guida. L’aspetto generale è divenuto più chiaro e l’accesso ai comandi più intuitivo. 

Sono state introdotte novità nella suddivisione della home, che ora si presenta con una parte superiore – dove poter scegliere quali app “fissare”, per averle sempre a portata di mano – e una inferiore per rendere più agevole l’accesso ai comandi di riproduzione della singola app (ad esempio di Spotify). Al centro, invece, ci sono le altre applicazioni. Inoltre, in basso a destra sono stati posizionati dei tasti di accesso rapido per l’interazione semplificata con le notifiche e con Google Assistant.

Una serie di cambiamenti importanti, che d’altra parte potrebbero non riuscire a compensare l’aspetto negativo di questo aggiornamento. Google infatti non renderà più disponibile Android Auto per gli smartphone.

Android Auto dice addio agli smartphone

Alcuni utenti già da ora si sono visti interdire l’accesso all’app da un banner che comunica la non compatibilità del dispositivo alle funzioni di Android Auto. Agli altri, invece, quest’interdizione arriverà nelle prossime settimane.

Si tratta di una scelta forte da parte di Big G, che in questo modo escluderebbe perentoriamente dall’utilizzo tutti gli smartphone e i phablet che precedentemente potevano accedervi.

Niente paura, però: ci sono tante app che possono integrare i servizi di navigazione, per poter compensare alla mancanza. Basti pensare a Google Maps e Waze, entrambi ormai appartenenti a Google ma con differenze sostanziali al proprio interno. Qui vi proponiamo qualche suggerimento su quale sia preferibile in base all’utilizzo che si intende farne.

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Pubblicato da
Monica Palmisano