truffa SIM Swap ScamLe schedine fisiche chiamate SIM possono diventare pericolose. La mancanza di una universale componente digitale per le eSIM presuppone che un utente possa smarrire o danneggiare il supporto. In tal caso si può richiedere la sostituzione. Cosa che può essere fatta da chiunque sia in possesso delle nostre generalità e del numero di telefono associato. Ed è proprio così che gli hacker riescono ad azzerare il nostro conto in banca eludendo addirittura la piattaforma di sicurezza introdotta dal nuovo token digitale. Ecco come agiscono i malfattori della rete tramite la nuova trovata che danneggia tutti.

 

Le SIM vengono clonate mentre i conti in banca si svuotano sotto gli occhi dei clienti increduli

Chi riesce a reperire indirettamente o direttamente il nostro numero gode di alcuni vantaggi. Noi ci potremmo ritrovare in una situazione di pericolo senza nemmeno saperlo. Il resto lo fanno i social network, dai quali si prelevano tutte le informazioni personali degli utenti. Ricostruito il profilo completo di un cliente è facile inoltrare la richiesta di sostituzione SIM che garantisce un nuovo supporto avente il medesimo recapito telefonico. Gli hacker si sono inventati questo nuovo metodo di attacco in tre punti:

  1. richiesta smarrimento SIM al gestore Iliad, TIM, Wind, Tre, Vodafone o MVNO
  2. ottenimento info contatto con inoltro pratica per concessione nuovo supporto
  3. uso del numero per accesso all’area sicura di Unicredit, Sanpaolo, BNL ed altre banche

Con questa procedura il cyber criminale riesce ad entrare nel conto corrente della vittima bypassando la security che lega l’accesso al numero di telefono salvato nell’applicazione per la home banking. L’utente raggirato si accorge del misfatto troppo tardi con l’unico sintomo riscontrabile nell’impossibilità di utilizzare la propria promozione. Quello che sembra un semplice down di rete potrebbe essere una truffa in corso. Occorre prevenire il peggio limitando il numero di info su Facebook, Instagram ed altri social. Tra l’altro sarebbe un bene scegliere oculatamente a quali gruppi di discussione WhatsApp partecipare al fine di non concedere liberamente il proprio numero agli sconosciuti.

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