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3G di Tim,Vodafone, Wind,3 Italia, Iliad ci dirà addio nei prossimi anni

La tecnologia avanza a ritmo sostenuto e diventa sempre più inarrestabile. Le novità all’orizzonte sono eccitante e il prossimo anno vedrà lo sdoganamento della nuova rete 5G per le telecomunicazioni da mobile che ci porterà dritti nel futuro con lo sviluppo dell’IoT e delle prime vere Smart Cities. Il mondo sarà interconnesso come mai prima d’ora e il nostro quotidiano non sarà più lo stesso: gli assistenti vocali faranno da padrone in un mondo dove la comunicazione sarà sempre più affidata al virtuale.

Non vogliamo entrare nel merito della questione etica della vicenda, ma ci limitiamo a raccontarvi i futuri scenari a cui andremo incontro. Se da un lato avremo l’introduzione delle antenne per il 5G, da un altro lato si ipotizza l’abbandono e la chiusura delle frequenze 3G. Dietro una affermazione simile si celano diversi motivi, tra i quali la riduzione delle spese inutile per gli operatori, considerando che tutte le aziende del mondo per il 5G, hanno investito ingenti quantità di denaro e necessitano di un rientro delle spese e dell’eliminazione delle superflue.

Il 3G sparirà a breve? Analizziamo lo scenario

Ovviamente non si avrà uno spegnimento delle antenne improvviso per il prossimo anno, lasciando la popolazione basita ed incredula. Tuttavia il momento arriverà nel corso degli anni. Da quanto si legge sul sito di Tariffando, le indiscrezioni vedono gli operatori italiani in prima linea verso questa direzione. Tim, Wind, Vodafone, 3 Italia vorrebbero optare per una chiusura delle antenne 3G per ridurre le spese superflue ed inutili.

Con la sperimentazione e l’implementazione del 5G, le compagnie hanno visto un ingente quantitativo di soldi andar via, e adesso necessitano di un nuovo bilancio finanziario. Ma quando ci abbandonerà il 3G? Ancora non c’è una data precisa, ma nei prossimi cinque anni è molto probabile che le reti vengano chiuse. Ciò implicherà che molta gente che avrà ancora un device obsoleto, dovrà cambiare smartphone, prendendone uno più moderno e che supporti la rete 4G/4.5G o 5G.

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Pubblicato da
Manuel De Pandis