Secondo la ricostruzione degli inquirenti pare che lo schianto poteva essere evitato a fronte di maggiori controlli sulla strumentazione di bordo. Un rilevato problema al sistema MCAS – responsabile del mantenimento in asse del velivolo ad alta quota – è stato la causa di tutto. I sensori preposti alla lettura dei dati anti – stallo hanno dato forfait generando i problemi che tutti quanti noni abbiamo appreso dai vari servizi dopo i fatti.
Le componenti non erano state opportunamente tarate per evitare il disastro che si è consumato nei cieli dell’Indonesia. L’aereo non si poteva bilanciare. In tali condizioni l’impatto è stato inevitabile. Ma solo oggi si comprende che sarebbe bastato poco per evitare tutto questo.
A trarre beneficio dagli episodi è stata Airbus, le cui quotazioni sono schizzate alle stelle dopo la vicenda. Per Boeing si è corrisposto un pesante danno di immagine ed una maturata sfiducia dei clienti che non intendono più mettere piede a bordo dei loro velivoli dopo che sono stati portati alla luce ulteriori problemi. Il CEO della compagnia ha rassicurato la clientela ma è chiaro che il danno è ormai fatto. Il disagio e la paura sono ai massimi livelli per una società che ha molto da farsi perdonare.