News

TomTom integrato nella Microsoft Connected Vehicle Platform

TomTom rivela oggi che il suo sistema di navigazione è stato integrato nella Microsoft Connected Vehicle Platform. I dati di uso e diagnostica possono ora essere inviati da un veicolo a Microsoft Azure e possono essere utilizzati dalle case automobilistiche per generare insight basati su questi elementi.

A partire da questi dati possono offrire servizi su misura e prendere decisioni di design e ingegneristiche più adeguate. La location intelligence – che include anche informazioni sul traffico e servizi di mappe HD – può essere utilizzata anche nei veicoli per le app di navigazione, nonché come contesto durante la guida autonoma.

 

TomTom diventa parte integrante della Microsoft Connected Vehicle Platform

Cees van Dok, Chief Product Officer in TomTom, spiega: “l’integrazione con Microsoft Connected Vehicle Platform consente ai produttori automobilistici di accedere facilmente a dati precisi e affidabili sulla navigazione e sul comportamento di guida, pur aderendo ovviamente ai principi della privacy”.

Lo stesso ha aggiunto come questi dati potrebbero essere usati per prevedere l’autonomia di un veicolo elettrico in base al modo in cui si guida e al percorso pianificato con più accuratezza. Tara Prakriya, Partner Group Program Manager di Microsoft Connected Vehicle Platform and Mobility di Microsoft commenta:

“con Microsoft Connected Vehicle Platform come soluzione digitale dell’auto, la telematica, l’infotainment e i dati provenienti dai sensori sono tutti collegati nello stesso modo al cloud, risolvendo efficacemente quello che è il punto dolente nella gestione di diversi sistemi per scala, sicurezza e affidabilità”.

Nel dicembre 2016, TomTom ha reso disponibili i suoi servizi basati sulla localizzazione su Azure e, nel febbraio 2019, le due aziende hanno annunciato che TomTom è stato scelto come fornitore di dati di localizzazione per i servizi di mapping tra le diverse soluzioni Microsoft, tra cui Azure Maps, Bing, Cortana, Windows e offerte future.

Condividi
Pubblicato da
Marco Serra