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Loot Box equiparate al gioco d’azzardo, videogiochi sotto attacco

Le casse premio dette Loot Box sono state equiparate di nuovo al gioco d’azzardo dalla Chiesa d’Inghilterra tramite le parole del vescovo di St Albans, il quale ritiene immorali queste pratiche utilizzate nei videogiochi. La Chiesa chiede che siano rimosse perché sono considerate come un’istigazione al gioco d’azzardo in giocatori minorenni.

La posizione del vescovo di St Albans, dottor Alan Smith, ritiene che siano da bandire completamente, poiché:”I giochi dovrebbero essere luoghi di avventura e scoperta, non veicoli per fare profitti ai danni dei bambini”.

Non a caso le sue parole arrivano a sostegno della pressione che il “Comitato per la Selezione della Cultura” sta mettendo al governo inglese affinché la legislazione vieti la vendita di Loot Box ai minori. I deputati afferenti al comitato hanno anche sollecitato una ricerca a tappeto che copra  tutti i titoli videoludici che usano le Loot Box e similari, con la richiesta di etichettarli come giochi d’azzardo e con un rating PEGI 18.

 

Loot Box equiparate al gioco d’azzardo, videogiochi sotto attacco

Il vescovo Smith ha incalzato sull’argomento sostenendo che:”la relazione del comitato evidenzia ciò che genitori e tutori già percepiscono: giochi apparentemente innocui con Loot Box casuale stanno trasformando il gioco innocente dei bambini in una porta d’accesso al gioco d’azzardo. Prodotti dannosi e coinvolgenti che inondano i giochi per bambini, gettano un’ombra scura sul colorato mondo del gioco infantile. I giochi dovrebbero essere un luogo di avventura e di scoperta, non un veicolo di profitto a spese dei giocatori“.

Di tutt’altro parere è stata la scelta di Electronic Arts, il noto sviluppatore di videogame, che ha definito le Loot Box “delle Meccaniche a sorpresa”, paragonandole piuttosto a degli scherzosi ovetti Kinder.

Ma la guerra al gioco d’azzardo nei minori che coinvolge anche il mondo del gaming non si fermerà certo qui, e presto torneremo a parlare di questo argomento.

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Pubblicato da
Flavio Mezzanotte