Scienza e Tecnologia

Marte, il Pianeta rosso stravolto dagli tsunami nel Terrain Thumbprint

Marte continua a rappresentare un oggetto di studio dalle mille potenzialità e che, nel trascorrere degli anni, non ha fatto altro che stupire ricercatori e scienziati appassionati o meno al Pianeta Rosso.

Solo quest’anno, le scoperte effettuate in merito ad una possibile biosfera marziana hanno rivelato la presenza di ingenti quantità di acqua pura, le quali sono rimaste per anni ignorate visto il loro posizionamento. non c’è quindi da stupirsi se nel giro di poco tempo si è passati dal chiedersi se una plausibile esistenza fosse possibile su Marte, al convalidare la presenza di acqua sul pianeta rosso.

Marte: di acqua ce n’è e ce n’era in quantità ingenti

Un’altra recente scoperta a favore del pianeta rosso e quella inerente alla presenza di un grande oceano della regione settentrionale del pianeta. Secondo alcuni studi condotti a partire dal 2017 da Francois Costard

, uno scienziato appartenente al Centro Nazionale Francese per la Ricerca Scientifica, è stato svelato che un vasto mare era presente su Marte circa 3 miliardi e mezzo di anni fa.
Lo stesso quantitativo di acqua, infatti, si suppone sia stato teatro di alcuni mega tsunami verificatisi a seguito della caduta di alcuni meteoriti. Il tutto, secondo alcune ricerche, si sarebbe verificato nella regione marziana denominata Terrain Thumbprint ed in particolare nel cratere di Lomonosov, il quale simboleggerebbe, appunto, il luogo in cui l’asteroide cadde colpendo Marte.

Sono ancora molte le scoperte da effettuare in merito, ma grazie a tale scoperta si pensa che il mondo acquatico di Marte possa essere terminato circa 3,7 miliardi di anni fa, periodo in cui il pianeta perse anche la sua atmosfera. 

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Pubblicato da
Paola Carioti