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5G: in realtà non sarà più veloce del 4G sulle frequenze più basse

Sono mesi ormai che si parla delle mirabolanti imprese che sarà possibile compiere grazie al 5G. La nuova connessione rivoluzionerà il modo di intendere la connettività, rendendo attivi gli oggetti passivi, aumentando la qualità di informatizzazione e integrazione dei processi industriali, ma soprattutto elevando la velocità della connessione mobile ad un livello mai visto prima.

Tutte premesse magnifiche, che stanno mandando in visibilio gli appassionati frementi e scalpitanti in attesa che le reti 5G vengano attivate anche per gli utenti privati. Ma dietro queste promesse di gloria, si nascondono alcune insidie su cui non si era stati molto chiari fin dall’inizio, inducendo a credere che la rivoluzione 5G sarebbe arrivata equamente per tutti.

Velocità del 5G: grandi promesse, ma qual è la verità?

Il fatto che le sperimentazioni per la rete abbiano investito località selezionate dovrebbe far riflettere molti utenti. E la conferma ai dubbi che alcuni si sono posti arriva da oltreoceano, dove la compagnia statunitense T-Mobile ha accusato l’operatore Verizon

di non avere una reale strategia per la copertura del 5G.

La risposta è arrivata poco dopo dal CEO di Verizon, che ha ammesso che la rete 5G potrà esprimersi al massimo delle proprie potenzialità solo appoggiandosi alla millimeter wave band – per intenderci, quella avente frequenze superiori ai 30 GHz. Nelle fasce inferiori, invece, la connessione si presenterà molto simile a quella di un ottimo 4G LTE.

L’annuncio ha destato non poche polemiche, ma lo scenario non era poi così improbabile. Infatti, maggiore è la frequenza di un’onda, minore è la distanza che essa riesce a coprire efficacemente, dal momento che viene frenata e ostacolata dalla presenza di alcuni ostacoli come pareti ed edifici. Le bande a minor frequenza, invece, risultano più penetranti e più efficaci nel coprire la distanza.

Questo vorrà dire che per gli operatori sarà di gran lunga preferibile posizionare molti ripetitori per le frequenze più elevate nelle città con alta densità abitativa, mentre le campagne e le zone più isolate continueranno probabilmente ad essere coperte dal 4G, come già avviene al momento.

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Pubblicato da
Monica Palmisano