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Bollo auto Addio: ecco la verità sulla sua NON abolizione

Sul bollo auto circolano molti miti e leggende nel Web, nonostante sembra che la decisione di non abolir l’odiata tassa sia stata già presa. Se fino a pochi mesi fa si poteva sperare nella sua cancellazione, dopo la crisi dichiarata del governo tutte le speranze sono svanite nel nulla.

La sua abolizione è un argomento presente nella bocca di tutti gli italiani. La cancellazione dell’odiata imposta avrebbe reso felici molti automobilisti, eppure sembra che bisognerà ancora attendere parecchi anni prima di non pagarla più. La prima proposta viene da Luigi Di Maio, ex vicepremier, che ha dichiarato in una recente intervista, che la cancellazione dell’imposta sarebbe stata possibile grazie all’abbassamento dello spread.

Contestualmente alle parole di Di Maio, negli stessi giorni la Corte Costituzionale ha deciso nella sentenza n. 122, di conferire alle regioni maggiore potere decisionale sulla questione del bollo auto.

Bollo auto: non è mai stata ufficializzata la sua abolizione dalla Corte Costituzionale

Proprio il giudice Luca Antonini aveva dichiarato la proposta n. 122/2019, con la quale avrebbe consentito ai cittadini di non trovarsi un’imposta legata al possesso dell’autovettura, più alta del normale. Inoltre, conferendo maggiore potere alle autonomie locali, non è mai stato detto esplicitamente che vi sarebbe stata una riduzione o una abolizione.

Ogni regione adesso potrà avere autonomia totale in merito alla proposta di abolizione del bollo auto. Paradossalmente una regione potrebbe decidere di abolirlo, mentre la “vicina” addirittura aumentarne l’importo, oppure ancora ridurlo leggermente. Ogni governo locale deciderà infatti in maniera autonoma e indipendente, anche se ogni scelta non verrà avvallata dalla Corte Costituzionale.

L’odiata tassa al momento è ancora vigente nel nostro Paese e considerando gli impegni dello Stato nel formare il nuovo governo a breve, non vedremo news riguardanti il bollo auto nei prossimi mesi. Bisognerà attendere il nuovo anno, sperando che qualcosa possa cambiare.

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Pubblicato da
Manuel De Pandis