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Truffa del credito residuo: TIM, Wind e Vodafone svuotano il conto

Clienti abituati a pagare una quota mensile fissa per le offerte stanno incorrendo in una truffa che svuota inspiegabilmente il credito. Partecipi di questa strana manovra sono TIM, Wind, 3 Italia e Vodafone. Le SIM di questi operatori sono vulnerabili all’accettazione di abbonamenti indesiderati. Non esiste un sistema di default che blocchi il sopraggiungere di attivazioni indesiderate. I soldi spariscono di punto in bianco prima di scoprire che esiste una procedura ad hoc per fare in modo che tutto questo finisca. Potremo riavere indietro i nostri soldi? Dipende. Scopriamo come fare.

 

Come scoprire la truffa degli operatori che svuotano i conti delle SIM: restituzione dei soldi e procedura per bloccare ulteriori addebiti

In questo periodo la nostra soglia di attenzione è al minimo storico. Presi da festini in spiaggia e cocktail a bordo piscina non diamo troppo credito a quelle che possono essere le truffe nascoste che gli operatori mettono in atto a danno dei propri utenti. In particolare parliamo di TIM, Wind, Tre e Vodafone con i loro famigerati annunci esca

che forniscono il via libera alle attivazioni non richieste per suonerie, sfondi, oroscopo e tanti altri servizi inutili.

Generalmente tali attivazioni comportano la ricezione di un SMS di notifica che, comunque, non è obbligatorio e lascia spazio allo svuota – conto cui ci si accorge solo dopo essere arrivati a soglia 0 euro. Si può richiedere il blocco servizi per i piani di abbonamento. Bisogna contattare il proprio operatore affinché modifichi l’impostazione.

Il ripristino del saldo precedente si ottiene solo se la richiesta fa seguito entro le 24 ore successive al prelievo del denaro dal conto personale. In caso contrario sarà sempre possibile ottenere la disattivazione ma il credito non verrà ripristinato.

Si tratta dei cosiddetti VAS, ovvero servizi a valore aggiunto che sommano costi accessori a quelli normali della tariffa. Disattiviamoli al più presto per evitare ulteriori inconvenienti.

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Pubblicato da
Domenico