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Apocalisse, Maya ed Ezechiele: la verità sulla falsa Fine del Mondo

Nel corso dei secoli, l’uomo si è sempre posto interrogativi importanti, chiedendosi da dove provenisse, chi lo avesse generato, quale fosse il senso della propria vita. Ma soprattutto, quale fosse il suo destino e quando sarebbe finito il mondo così come lo percepiva.

Innumerevoli sono stati i tentativi di trovare risposta a questi interrogativi. Le ipotesi, di qualsiasi natura esse fossero, nei tempi antichi erano prevalentemente legate alla credenza che gli elementi naturali fossero in realtà entità superiori e incontrollabili, che governavano il mondo e punivano gli uomini per le loro malefatte.

Successivamente si sono sviluppate le varie religioni, che hanno portato all’attenzione il pensiero e le scritture di alcuni uomini sapienti, i profeti, che avevano un contatto diretto con Dio e ne trascrivevano la volontà, per divulgarla agli uomini. Tra questi, non si può omettere il nome di Ezechiele, la cui profezia è pervenuta sino ai nostri giorni e che ha fatto notizia soprattutto negli ultimi mesi a seguito di un presunto avverarsi della sua profezia dell’Apocalisse.

Ezechiele, Maya e l’Apocalisse: i dubbi sulle profezie

Ezechiele infatti affermava che la fine del mondo sarebbe stata indicata, tra i vari segni, dalla presenza di pesci nel Mar Morto. Questo lago, avente una salinità talmente elevata da non poter ospitare alcuna forma di vita, non potrebbe in alcun modo presentare dei pesci, eppure uno scatto finito sui social negli ultimi tempi affermerebbe il contrario, mostrando proprio dei pesciolini sguazzare nel Mar Morto.

In realtà si tratterebbe di una foto che ritrae questi pesci in una delle conche d’acqua dolce prospicienti al Mar Morto. Quindi coloro i quali gridavano all’avverarsi della profezia dovranno ricredersi.

Anche la profezia dei Maya sembra non aver avuto esito: la fine del mondo era programmata – secondo gli interpreti delle scritture religiose – per il 21 dicembre del 2012, ma non si è verificato nulla, se non l’alimentare la fantasia di artisti e cinematografi nella produzione di colossal sul tema.

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Pubblicato da
Monica Palmisano