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Smartphone e radiazioni: non solo il 5G può risultare pericoloso

Gli smartphone in commercio sono tantissimi e oramai hanno preso il sopravvento sui consumatori; il loro utilizzo diventa sempre maggiore e sono numerosi i consumatori spaventati da questo fattore. Per quale motivo? Le radiazioni che rilasciano.

Come ben sappiamo, gli smartphone quando sono in uso rilasciano delle radiazioni che il corpo umano assorbe e secondo molti consumatori sono estremamente nocive; fortunatamente, con il passare degli anni gli scienziati hanno condotto diverse analisi a riguardo per scoprire se realmente sono nocive per il corpo umano.

Smartphone e radiazioni: ecco cosa rivelano gli studi

Gli scienziati conducendo varie analisi sulle radiazioni rilasciate dai dispositivi, hanno constatato che non sono cosi pericolose per il corpo umano come molti consumatori pensano; è pur vero che per poter funzionare, uno smartphone deve emettere una certa quantità di radiazioni e non tutti ne rilasciano la stessa quantità.

Difatti, gli scienziati spiegano che la quantità delle radiazioni rilasciate può essere valutata in termini di SAR, l’acronimo di Specific Absorption Rate; si tratta del valore espresso in percentuale che indica quante radiazioni assorbe il corpo umano ogni volta che è esposto ad un dispositivo mobile; inoltre, è bene sapere che la legge europea limita le aziende telefoniche produttrici di dispositivi di superare un valore soglia imposto: 2 W/Kg.

In commercio, ci sono molti smartphone che hanno un VALORE SAR che si avvicina al limite imposto e di conseguenza sono più pericolosi di altri; grazie ad una lista stilata da Commify, abbiamo scoperto quali sono:

  • Xiaomi Mi A1: 1,75 W/kg
  • OnePlus 5T: 1,68 W/kg
  • Huawei Mate 9: 1,64 W/kg
  • Xiaomi Mi Max 3: 1,58 W/kg
  • OnePlus 6T: 1,55 W/kg
  • HTC U12 Life: 1,48 W/kg
  • Honor 8:  1,5 W/kg
  • Huawei P9 Plus: 1,48 W/kg
  • Motorola Moto Z2 Play: 1,455 W/kg
  • Xiaomi Mi Mix 3: 1,45 W/kg.
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Pubblicato da
Ilenia Amelio