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Tim, Wind, Tre e Vodafone: esiste un modo per registrare le chiamate

La possibilità di registrare le chiamate è una funzionalità che tutti, in un momento della nostra vita, avremmo voluto avere. Ad esempio, quando avremmo voluto lasciare traccia di una discussione, di una dichiarazione o di un promemoria. Ma è legale farlo? Se sì, quali sono i paletti giuridici imprescindibili a cui ci si deve attenere?

Anzitutto, va chiarito che registrare le chiamate è legale. A patto, però, che l’interlocutore venga avvisato prima di iniziare la registrazione (come avviene ad esempio parlando con un call center) e soprattutto che esprima il proprio consenso alla registrazione. Inoltre, il chiamante deve prendere parte attiva alla conversazione, altrimenti si potrebbe essere accusati di intercettazione illecita.

Anche diffondere la chiamata a terzi è legale, sempre però alla medesima condizione: vi deve essere accordo tra le parti. L’interlocutore deve quindi essere avvisato prima della diffusione del contenuto, potendo eventualmente porre il veto sulla cessione della conversazione all’ascolto di terze parti.

Chiarito questo punto, ecco quali sono i sistemi per poter registrare una chiamata telefonica.

Registrare le telefonate si può, con questi metodi

Per poter registrare una chiamata, non essendoci una funzionalità intrinseca nei sistemi operativi al momento, è necessario scaricare un’app. Tra le migliori, disponibili e gratuite ci sentiamo di segnalare  Registratore di chiamateCall Recorder e Another Call Recorder.

Tutte e tre queste applicazioni possono registrare chiamate, ma hanno features differenti che le rendono adatte ad utilizzi diversi. ad esempio, è possibile decidere tramite l’app quali chiamate vadano registrate in base al numero che si sta chiamando. O si può perfino indicare manualmente quali chiamate vadano registrate, scegliendo poi autonomamente l’estensione del file in cui sarà contenuta la conversazione.

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Pubblicato da
Monica Palmisano