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Boeing 787: ecco gli effetti sull’uomo del volo più lungo del mondo

La nota compagnia aerea Qantas quest’autunno porterà a termine per la prima volta nella storia il volo più lungo del mondo. Gli aerei australiani percorreranno una tratta tra New York e Londra verso Sydney.

La durata totale del viaggio è praticamente analoga riguardo ad ognuna delle due tratte da percorrere; tra Sydney e la Grande Mela occorreranno 18 ore circa, proprio come tra la città australiana e Londra. La distanza nel secondo caso è leggermente più ampia, visti i 17.800 chilometri che si contrappongo ai 16.200 della linea tracciata tra New York e Sydney. Ovviamente potrebbero esserci anche delle variazioni in base alle condizioni meteorologiche e al vento soprattutto.

 

Volo Londra-Sydney-New York: il viaggio interminabile di Qantas senza alcuno scalo

Il primo volo che partirà nei prossimi mesi avrà l’obiettivo di capire quali possono essere le conseguenze sui passeggeri che in futuro saranno a bordo. Il test, parte integrante del Project Sunrise, vede impegnate anche il Charles Perkins Centre della Sydney University, la Monash University e il CRC for Alertness, Safety and Productivity. Il loro compito sarà quello di monitorare lo stato di salute

sia dell’equipaggio che dei 40 passeggeri che prenderanno parte al test.

Siamo quindi prossimi ad assistere ad un nuovo record in merito alla distanza, dato che il primato del volo Singapore-New York corrisponde a 16.700 chilometri. In questo caso però la differenza cruciale sta proprio nei test di Qantas sui passeggeri e sull’equipaggio.

Quali sono le problematiche che possono derivare da quasi 19 ore di volo?

Per capire quali possono essere le vicissitudini da affrontare in volo, i passeggeri “di prova” indosseranno dei dispositivi per monitorare il sonno, l’assunzione del cibo e delle bevande. Saranno tenuti d’occhio anche i movimenti e altri dati utili a esaminare il livello di benessere durante il volo. In base a quanto registrato verranno adottate soluzioni in viaggio per ridurre il jet lag.

Ai piloti, osservati speciali, sarà controllato anche il livello di melatonina prima, dopo e durante la tratta. Inoltre indosseranno un dispositivo EEG per tenere traccia delle onde cerebrali. Per ultimo ma di certo non meno importante, Qantas conferma: le emissioni di CO2 verranno compensate in maniera totale.

 

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Pubblicato da
Felice Galluccio
Tags: Qantas