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Chernobyl: dopo le foto dei droni arriva un nuovo problema radiazioni

Il sarcofago di cemento che cela il reattore sta per collassare e dovrebbe essere smantellato per poi esser rinforzato allo stesso tempo, per evitare e contenere il rilascio di scorie radioattive. A scoprire ciò è stata il team dell’organizzazione incaricata di effettuare i controlli di routine di manutenzione alla copertura che contiene i danni della ex centrale nucleare.

L’Ucraina inaugura con successo una nuova cupola che serve per isolare la centrale nucleare di Chernobyl e che trasforma il luogo, patria di uno dei peggiori incidenti letali della storia dell’uomo, in una zona sicura. Al tempo stesso la vecchia quanto arcaica struttura in cemento creata dalle autorità sovietiche, sembra che stia per collassare.

La NPP di SSE Chernobyl, ossia l’organizzazione che si occupa della gestione dell’impianto, ha dichiarato che molti elementi era stato previsto che sarebbero collassati. Proprio per via del percorso di decadimento iniziato dalla struttura, la scadenza dell’efficacia del sarcofago è prevista per il 2023. 

Questo è quanto emerge in un documento redatto nel 2008. 78 milioni di dollari per lo smantellamento del sarcofago previsti all’uopo, stando alle recenti disquisizioni di un contratto datato al 29 Luglio.

Chernobyl: un po’ di storia sul territorio

Il famoso incidente che ha visto Chernobyl protagonista, è uno dei più pericolosi della storia dell’uomo, avvenuto il 26 Aprile 1986. A seguito dello scoppio del reattore 4, la contaminazione alle radiazioni ha toccato più di 8,4 milioni di persone residenti in Ucraina, Russia e Bielorussia. Più di 400.000 invece sono state costrette ad evacuare le aree limitrofe alla centrale nucleare.