rimodulazioni telefoniche

Come ormai siamo abituati, l’estate rappresenta sempre una stagione di forti piogge….ma non di acqua parliamo, bensì delle fastidiose rimodulazioni contrattuali che rincarano i nostri bundle di telefonia mobile e fissa. Gli operatori TIM, Wind, Tre e Vodafone hanno in programma di aumentare i prezzi di alcune tariffe specialmente nel mese di luglio e, come stimato da SosTariffe.it, nessun utente si salverà. 

Nella sezione della telefonia mobile ci saranno gli aumenti fino a 1,99 euro al mese sulle chiamate e 5 euro su internet sono iniziati già con l’inizio dell’estate. E vi sarà capitato di ricevere, a seconda dei casi, in cambio alcuni benefit più o meno utili: che siano minuti illimitati o Gigabyte aggiuntivi per un mese, non giustificano certo gli aumenti unilaterali. Stesso discorso per le connessioni internet mobile, le quali rincarano da 2 a 5 euro al mese, ricompensati vanamente con GB aggiuntivi in più al mese.

 

Rimodulazioni telefoniche: cosa fare se non siamo d’accordo

rimodulazioni telefoniche

Per quanto riguarda invece la telefonia fissa, i primi aumenti sono iniziati a giugno per prolungarsi ad agosto inoltrato. I rincari di TIM, Vodafone e Wind Tre vanno da un minimo di 0,89 euro fino a 3,99 euro mensili in più.

Come da legge, ogni aumento programmato dai provider deve essere comunicato ai clienti con almeno 30 giorni di preavviso tramite apposito SMS. Possiamo accettare le nuove condizioni proposte oppure scegliere di recedere senza ulteriori esborsi e passare ad altro operatore.

Il Codice delle comunicazioni elettroniche infatti (art. 70 comma 4), ci consente di recedere senza penali né costi di disattivazione. Però, per utilizzarlo dobbiamo comunicare la nostra decisione entro il giorno prima della data di avvio della modifica contrattuale.

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