Telefonia

5G: ecco la verità sui possibili rischi relativi alla sicurezza della rete

Il 5G è prossimo ad arrivare sul mercato e si sente sempre più spesso parlare della nuova tecnologia in rete. Tanto si dice e tante sono le opinioni sulla tecnologia in questione. Sicuramente la velocità mai raggiunta prima d’ora permetterà agli utenti cose mai viste fino ad adesso.

A partire dall’IoT al nuovo Standard per le connessioni da mobile, sono sempre più “fantascientifiche” le possibilità che si avranno con il 5G. Dalla connessione di molti dispositivi alla rete all’assenza di latenza (quasi) e sarà possibile far uso della domotica sempre di più per la casa, l’auto e gli accessori. Al di là di questo però, si ipotizza che il 5G comporterà nuovi rischi dannosi per la salute delle persone. Sarà vero?

La scienza si esprime sul 5G

Tanti sono i dubbi sulla nuova rete, ma la vera paura riguarda i potenziali danni che potrebbe avere sull’essere umano. Molti utenti hanno espresso le loro perplessità sulla nuova connessione, forse dettati da una preoccupazione generale di dubbia veridicità.

Ciò che spaventa le persone è l’impatto delle onde radio sull’essere umano. La preoccupazione nasce dalle bande che si useranno per la nuova rete. Infatti oltre a quelle utilizzate per il 4G

, si avranno nuove bande, quelle da 3.4 Ghz e quella 25 Ghz.  Ci saranno ripetitori dotati di molte più celle collocati ogni 500/1000 metri per permettere anche mediante dei satelliti artificiali, al segnale di raggiungere le zone più impervie.

Molte sono le domande che si pongono le persone, ma la scienza ha già fornito delle risposte in merito. Sicuramente le ricerche hanno testato, ad oggi, soltanto gli effetti sul breve periodo. Non si possono conoscere gli effetti nel tempo perché la nuova tecnologia è nata da troppo poco tempo.

Ci sono associazioni come l’AIRC che hanno studiato il fenomeno e i risultati dello studio evidenziano che al momento non c’è una correlazione fra l’esposizione alle onde radio del 5G e ipotetici tumori legati ad esse. Addirittura si è visto che le nuove frequenze saranno assorbite meno di quelle che abbiamo adesso con le reti 3G e 4G.

Condividi
Pubblicato da
Manuel De Pandis