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Smartphone ed elettronica: come difendersi da truffe ed evasione fiscale

Secondo un rapporto del 2019 pubblicato da Optime, l’Osservatorio Permanente per la Tutela in Italia del Mercato Elettronico, il mercato italiano dell’elettronica ha evidenziato fenomeni diffusi di illegalità. Dalla pubblicità ingannevole alla contraffazione, dalle truffe online alle vendite piramidali: Optime analizza e consiglia il consumatore per sfuggire in futuro a tutte le traversie che gli possono capitare.

Tra i fenomeni di criminalità, prima fra tutti l’evasione delle tasse, con in testa il mancato versamento dell’IVA, da parte di numerose aziende del settore. In molti casi a farne le spese sono le aziende oneste e gli utenti finali, soprattutto quelli coinvolti in acquisti di prodotti extra UE. Il quadro dell’evasione fiscale italiano si complica per la presenza di centinaia di operatori online che sfruttando società intestate a prestanome che omettono i versamenti e poi scompaiono. Inoltre i venditori online non sono legati ad un’entità fisica e legale e non sono nemmeno registrati al sistema di gestione del dei rifiuti RAEE.

A questo va aggiunto il mancato versamento dei diritti alla SIAE, il compenso che chi fabbrica o importa nel territorio italiano supporti di registrazione e memorie vergini è tenuto a corrispondere. In questo modo vengono compromessi i diritti degli autori, produttori e degli artisti a ricevere il compenso.

Smartphone ed elettronica: dieci regole per difendersi dalle truffe

Optime ha stilato dieci suggerimenti che i consumatori dovrebbero seguire per non incappare in brutte sorprese quando acquistano online.

  1. Verificare i dati della società: devono essere riportati chiaramente il nome dell’azienda, il numero di partita IVA, la sede e il numero di registrazione al Repertorio economico amministrativo (Rea).
  2. Evitare il raggiro del bonifico: se l’azienda offre il bonifico come unico mezzo di pagamento può sorgere il ragionevole dubbio che la vendita sia a rischio. Viene utilizzato spesso dai truffatori perché è uno strumento veloce e difficile da intercettare.
  3. Sconti sospetti: è opportuno diffidare quando il prezzo proposto è molto più basso rispetto a quello di partenza.
  4. False recensioni: le recensioni di altri utenti possono rappresentare uno degli elementi che contribuisce a determinare la scelta di acquistare o meno il prodotto, ma attenzione a quelle estremamente positive.
  5. Verificare le modalità di recesso: le condizioni per esercitare il recesso e la garanzia devono essere indicate in maniera chiara e completa.
  6. Verificare che sia specificato il diritto al ritiro del vecchio prodotto secondo le modalità RAEE.
  7. Verificare la presenza dell’etichetta energetica: nel caso di grandi elettrodomestici deve essere obbligatoriamente affissa. Su prodotti elettronici di dimensioni più piccole, come smartphone, tablet e PC tale obbligo non sussiste.
  8. Verificare lo standard tecnico: se ad esempio acquistate un televisore, tale deve disporre dello standard tecnico DVB-T2 con “High Efficiency Coding” (migliora la qualità dei video e supporta l’8K).
  9. Diffidare di chi propone vendite piramidali: le vendite con il meccanismo “invita un amico” di per sé sono lecite, ma a volte le condizioni non sono chiare.
  10. Attenzione ai marchi troppo simili: somiglianze nel nome e nella grafica del brand dovrebbero mettere sul chi va là.

Il rapporto di Optime si conclude con un’insieme di proposte di intervento per migliorare il mercato dell’elettronica, offrendo maggiori tutele per i consumatori e per le imprese oneste e reprimendo i comportamenti che alterano un regime di sana concorrenza. C’è bisogno di nuove regole che diano un assetto al mercato esistente, più collaborazione tra enti pubblici e aziende private, e più informazione per i consumatori.

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Pubblicato da
Niccolò Marrocco