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Marte: arriva una notizia incredibile, ci potrebbe essere Vita

In missione sul pianeta rosso ormai dal 2012, il rover Curiosity della NASA ha rilevato su Marte un’alta quantità di gas metano nell’aria. Un dato che sulla Terra è normalmente possibile grazie alla produzione degli esseri umani e degli animali. Così i ricercatori sono stati talmente sorpresi da cambiare nelle prossime ore il programma di lavoro di Curiosity per approfondire il dato.

Intanto, la NASA non ha ancora ufficialmente comunicato nulla in attesa di ulteriori analisi sviluppate dal rover entro la fine del mese. Con dati maggiori, forse gli scienziati riusciranno a comprendere se effettivamente anche sul Pianeta Rosso il gas è stato prodotto da forme di vita nel sottosuolo.

 

Marte: arriva una notizia incredibile, ci potrebbe essere Vita

L’importanza della notizia deriva dal fatto che il metano è un gas volatile nella sottile atmosfera marziana. Normalmente la luce solare e le reazioni chimiche ne spezzano le molecole entro pochi secoli, quindi la concentrazione rilevata da Curiosity è di recente formazione. Tuttavia è plausibile anche che il metano rilasciato nell’atmosfera risalga a moltissimo tempo fa. Forse intrappolato all’interno di Marte per milioni di anni

, tale gas potrebbe sfuggire periodicamente all’esterno attraverso fessurazioni nel suolo.

Le prime misurazioni della concentrazione anomala di gas metano furono inaugurate dalla sonda Mars Express lanciata ormai 15 anni fa dall’ESA che è tuttora in funzione. Tuttavia, questa scoperta persuase i ricercatori a pensare che fosse una lettura di dati errati. Anche Curiosity nel 2012 cercò il metano e non trovò nulla ma poi nel 2013 rilevò un picco improvviso. La quantità di gas sembra variare in base alle stagioni del pianeta rosso.

Tuttavia, il Trace Gas Orbiter della missione ExoMars, una nuova sonda spaziale europea lanciata nel 2016 con strumenti più sensibili, non ha rilevato alcuna traccia di metano lo scorso anno (o almeno non nella quantità supposta da Curiosity). Per questo, il dottor Marco Giuranna dell’Istituto Nazionale di Astrofisica a capo del coordinamento del Mars Express, è stato cauto nel festeggiare i risultati delle altre sonde.

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Pubblicato da
Flavio Mezzanotte