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Whatsapp: perché queste 5 app alternative sono migliori

Whatsapp Messenger vanta un bacino di utenti davvero impressionante. Conta su oltre un miliardo e mezzo di sottoscrizioni. Lo usiamo ogni giorno per scambiare qualche messaggio e contenuti. Nelle ricorrenze accorcia le distanza tra noi ed amici/parenti lontani. Ma ha dei limiti che non possono passare inosservati a parecchi di noi. Scegliamo le migliori app alternative, rese interessanti da alcune opzioni che non possiamo trovare all’interno dell’app verde.

 

Whatsapp: perché viene scelto

La creazione Facebook non è certo da scartare. Offre innumerevoli possibilità di utilizzo, dalla semplice messaggistica istantanea fino alla creazione di gruppi estesi e funzionalità cloud. Ma la verità è che tutti noi siamo portati semplicemente a seguire un trend ormai ben radicato. Impossibile aggiungere un numero in rubrica e non ritrovarlo poi su Whatsapp. Diversa, invece, la situazione con altre app che nonostante la loro popolarità arrancano di fronte allo strapotere dell’avversario. Un avversario perfetto, contro il quale si pongono le 5 alternative migliori. Scopriamo perché sono da considerarsi al di sopra di Whatsapp insieme alla storica app che nessuno riesce a sconfiggere.

 

Facebook Messenger

Per Facebook Messenger valgono le medesime considerazioni fatte in precedenza per l’app verde. Si rende popolare a causa della netta correlazione con il grande social principale. Il miliardo e mezzo di utenti è soddisfatto della somiglianza tecnica delle funzioni. Grafica e personalizzazione sono ai massimi livelli e gli aggiornamenti arrivano con costanza. Pratica ed altamente interattiva, consente di sfruttare anch’essa stickers ed emoji, ma riporta l’indubbio vantaggio di non essere legata ad un dispositivo specifico. Si usa ovunque, grazie ad un sistema di sincronizzazione delle chat che, però. poco si cura dell’aspetto energetico dei consumi.

 

Telegram

Davvero molto interessante. Telegram (peraltro disponibile in versione Telegram X) rappresenta il paradiso di coloro che considerano privacy e sicurezza al di sopra di tutto. Non si fa mancare nulla, grazie ad una grafica accattivante e ad un sistema a prova di hacker. Non solo chat e gruppi ma anche stanze segrete e messaggi autodistruttivi

che spariscono come per magia. Le funzionalità sono incredibili e consentono di creare gruppi da oltre 2.000 utenti e bot per ricevere informazioni di servizio su qualsiasi dispositivo.

 

Skype

Lo conosciamo tutti. Si tratta del servizio Microsoft usato per chat e video chiamate. Skype è uno strumento di comunicazione potente, utile sia nella sfera privata che in ambito lavorativo. A differenza di altri servizi non ha bisogno di un numero di telefono ma si serve solo di un semplice nome utente per l’identificazione e l’utilizzo di tutte le sue funzionalità. Gratuito per i servizi interni ma usabile anche per chiamare numeri in tutto il mondo a tariffa fissa. Possiamo ricaricare il credito chiamando a prezzi altamente concorrenziali sia in Italia che all’estero. Lato messaggistica, integra chat private, gruppi, e strumenti di condivisione avanzati.

 

Viber

Viber è un’app decisamente sottovalutata. Nata inizialmente come alternativa a Skype è ora entrata di diritto negli sfidanti più acerrimi di Whatsapp. Le sue specialità sono legate a chiamate e adesivi, offerti sia in versione Free che a pagamento. Si possono registrare messaggi vocali e chiamare qualsiasi numero grazie al servizio interno Viber Out, il cui funzionamento non è diverso da quello Skype. Le chat sono protette da crittografia end-to-end e sono disponibili chicche uniche come i sondaggi.

 

Snapchat

Molto in voga tra i milleniel. Snapchat non è così semplice da comprendere. La piattaforma funziona secondo un modello con messaggi a scadenza. Il limite temporale delle comunicazioni scade dopo 24 ore. Trascorso questo lasso di tempo i messaggi non si possono più recuperare e vengono persi per sempre. Viene apprezzata da un numero sempre maggiore di utenti, grazie anche alla sua naturale propensione alla personalizzazione.

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Pubblicato da
Domenico