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Boeing 737 Max: una terribile novità, l’allarme dell’MCAS era disattivato

Ogni giorno che passa si conosce sempre più del terribile incidente del Boeing 737 Max. Il 10 Marzo, il volo ET 302 è infatti precipitato vicino Addis Abeba, causando la morte di 157 persone. Per le dinamiche e le conseguenze questo rappresenta uno degli incidenti più terribili degli ultimi anni. La causa è ormai conclamata, tutta colpa del sistema anti-stallo. Un aiuto al pilota introdotto sull’aeromobile solo pochi mesi prima.

In Indonesia infatti, solo 1 mese e mezzo prima, un altro Boeing 737 Max era precipitato causando la morte di 189 persone. L’azienda sapeva della pericolosità e dei rischi che un nuovo sistema poteva creare con la mancanza di una dovuta formazione. Sembrerebbe inoltre che il sistema di allarme dell’MCAS fosse disattivato in tutti e due gli incidenti.

Boeing 737 Max: una terribile novità, l’allarme dell’MCAS era disattivato

La leggerezza e qualche errore di calcolo sono costati a Boeing milioni di dollari di perdite. Tutto però ha una causa e questa va ricercata nella lotta con il colosso avversario Airbus. Il produttore, aveva rilasciato da poco il nuovissimo A320Neo. Aeromobile in grado di risparmiare il 15% di carburante rispetto alla versione classica. Le caratteristiche di volo sono tuttavia completamente identiche tra le due versioni.

A causa delle numerose vendite di A320Neo, Boeing si è vista costretta ad accelerare la presentazione e quindi la commercializzazione del nuovo 737 Max. Per alcune limitazioni però, questo non permetteva il montaggio di nuovi propulsori

se non modificando il sistema di attacco. A tal proposito l’azienda ha deciso di posizionarli più in alto del profilo alare. Questo oltre al risparmio di carburante del 13%, crea evidenti modifiche al comportamento velivolo.

In particolar modo si sarebbe osservato un anomalo comportamento del muso in condizione di spinta massima. L’angolo di incidenza sarebbe stato infatti eccessivo, tanto da aumentare di molto il rischio di stallo. Da qui, ovviamente, l’introduzione del nuovissimo sistema di “Maneuvering Characteristics Augmentation System”. Sistema che avrebbe fallito nell’incidente in Etiopia.

Tali modifiche non sarebbero però state segnalate alle compagnie, tanto da non riuscire a fronteggiare un eventuale malfunzionamento del sistema MCAS. Tra le altre cose, il sistema di allarme che dovrebbe segnalare i malfunzionamenti di tale sistema era disattivato. Dallo studio delle scatole nere dei due incidenti si sarebbe osservata un’analogia tra i due schianti del 737 Max.

Il grafico della quota sarebbe infatti un continuo sali scendi, causato da letture errate dei sensori sul bordo di attacco. Tutto questo ha allarmato il pilota fin da subito, tanto da richiedere alla torre di controllo un cambio di quota. Il disperato tentativo di disattivazione del sistema anti-stallo avrebbe infatti fatto salire il pilota alla quota di 4200 metri.

Boeing e FAA al lavoro congiuntamente

Il Boeing 737 Max dovrebbe tornare a breve ad essere considerato sicuro. La FAA (Federal Aviation Administration) sarebbe al lavoro con la società americana per vagliare le possibili modifiche al sistema MCAS. Dovrebbe infatti essere aggiornato a breve, in previsione di una nuova certificazione.

 

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Pubblicato da
Niccolò Marrocco