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Tesla brevetta un tetto apribile con illuminazione integrata e dimmerabile

Le domande di brevetto danno uno sguardo su ciò che accade dietro le quinte di una casa automobilistica. L’ultima applicazione di brevetto di Tesla infatti mostra che il futuro potrebbe sembrare molto luminoso, o buio, a seconda delle tue preferenze.

Electrek ha mostrato una delle domande di brevetto recentemente pubblicate da Tesla per un “avanzato sistema di illuminazione posizionato sul tetto“. L’applicazione delinea un tetto apribile rivestito da una varietà di strati di vetro. Il primo di questi è uno strato di materiale oscurante controllabile elettricamente che è in grado di limitare la quantità di luce che entra attraverso il tetto apribile. Questo ha l’ovvio vantaggio di impedire alla luce del sole di disturbare la vista di un guidatore o il comfort di un passeggero.

Il secondo vantaggio deriva dalla creazione di proprie fonti luminose. Incorporato all’interno del tetto apribile è ancora un altro strato che è in grado di generare luce. In questo modo, il tetto apribile può ancora fornire un’illuminazione

limitata in cabina quando non è presente una sorgente esterna e il suo colore e la sua regolazione dell’intensità consentono alla luce di trasmettere un’estetica diversa. Tutto è controllabile attraverso, presumibilmente, lo schermo di infotainment.

 

Non sappiamo ancora quando sarà implementata

Per quanto ne sappiamo, questo è il primo tetto apribile che include entrambe queste innovazioni in un unico pezzo. L’industria automobilistica intanto non sta a guardare, e si è già adeguata infatti:  il Magic Sky Control di Mercedes-Benz presenta un dimmer elettrico nel vetro del tetto apribile, mentre lo Sky Lounge della BMW incorpora l’illuminazione a LED all’interno del tetto apribile.

Non bisogna aspettarsi che questa tecnologia si presenti nelle future auto di Tesla, comunque. Ogni forma di tecnologia viene spinta attraverso dei brevettie questo brevetto esisteva solo per impedire ai concorrenti di implementare tale funzione.

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Pubblicato da
Simone Paciocco