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Huawei e la Cina hanno venduto alle nazioni la tecnologia per spiare le telecamere

L’agenzia di intelligence dell’Ecuador ha accesso a un vasto sistema di sorveglianza creato in Cina che potrebbe essere usato per spiare i suoi cittadini, secondo quanto scoperto da un rapporto del New York Times. Durante un colloquio in un bunker non marcato nel paese appartenente al National Intelligence Secretariat, o Senain, il giornale dice che inavvertitamente ha scoperto agenti di Senain che monitoravano i video feed installati per aiutare la polizia a combattere il crimine.

È probabile che la scoperta aumenti le preoccupazioni sull’uso di apparecchiature di sorveglianza di fabbricazione cinese in tutto il mondo. Il sistema ECU-911 utilizzato in Ecuador è stato fabbricato congiuntamente da C.E.I.E.C. e Huawei, supportato dallo stato, e comprende ben 4.200 telecamere monitorate da 16 centri e circa 3.000 dipendenti. Il sistema consente al governo di tenere traccia dei telefoni e potrebbe presto essere aggiornato con funzionalità di riconoscimento facciale, secondo il New York Times

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Una tecnologia che può incrementare i rischi di abusi

Queste telecamere sono più facili da abusare che da usare, dipende solo da quali sono i tuoi obiettivi.

Al di fuori dell’Ecuador, sistemi simili sono stati venduti a Venzuela, in Bolivia e in Angola, e il NYT riferisce che ben 18 paesi in tutto il mondo stanno attualmente utilizzando sistemi di monitoraggio di fabbricazione cinese. La Cina non è il primo paese ad aver prodotto questa tecnologia, ma gli attivisti sono preoccupati per il fatto che ha reso questi sistemi molto più economici per gli altri paesi come l’installazione, l’uso e, in definitiva, l’abuso.

Il report completo e il video documentario sono disponibili in inglese su The Verge.

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Pubblicato da
Simone Paciocco