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Huawei P30 Pro, per i ricercatori la modalità Luna non è quello che sembra


Huawei ha utilizzato splendide fotografie ravvicinate della luna per promuovere la modalità Luna su Huawei P30 Pro. Le immagini, scattate senza treppiede, utilizzano lo zoom periscopio e gli algoritmi basati su AI per creare queste immagini della luna.

La guida per l’utente ha istruzioni abbastanza semplici e intuitive. Un proprietario del P30 Pro dovrebbe mirare il telefono alla luna e usare il “pinch” per ingrandire finché non raggiunge uno zoom 10x o più. Grazie all’IA, il telefono suggerirà automaticamente l’uso della modalità Luna.

Modalità Luna,  ecco cosa ha scoperto il ricercatore

Essa è progettata per “catturare adeguatamente la bellezza della luna insieme a dettagli raffinati come raggi di luna e ombre”. Sembra che Huawei stia usando l’intelligenza artificiale per fare qualcosa di più che semplicemente migliorare le immagini della luna prese dal P30 Pro.

Zhihu’s Wang Yue ha eseguito alcuni test ed è giunto alla conclusione che anziché migliorare semplicemente una foto della luna, la modalità Luna prende le immagini della luna già disponibili e le inserisce nella fotografia dell’utente. Yue ha scattato diverse foto per supportare la sua teoria, utilizzando la modalità Luna per scattare foto di altri soggetti oltre alla luna. La sua conclusione è che la modalità Luna non produce fotografie totalmente originali.

Questa non è la prima volta che Huawei è stata “beccata” per un imbroglio fotografico. Infatti, all’inizio di quest’anno, è stato scoperto che alcune fotografie che – secondo la società – erano state scattate dal P30 Pro, sono state effettivamente scattate da una fotocamera DSLR. Huawei ha fatto la stessa cosa in uno spot televisivo pubblicato lo scorso agosto per il suo modello Nova 3.

Probabilmente, la compagnia non era convinta al 100% che le fotocamere del P30 Pro potessero aiutare a vendere il dispositivi. Oppure, ritiene che non ci sia nulla di male nell’aggiungere immagini preesistenti alle foto in modalità Luna.

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Pubblicato da
Michele Ragone