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Hayabusa2 ce l’ha fatta: il meteorite è stato colpito e poi si è nascosta

Hayabusa2 ha fatto esplodere una parte dell’asteroide Ryugu con un proiettile, nella speranza di sollevare molta polvere, che gli scienziati sperano di intrappolare.

Il proiettile, un cilindro di rame da due chili, è stato sparato dal veicolo spaziale Hayabusa2 alle 9:56 pm EDT il 4 aprile, secondo quanto riferito da JAXA, l’agenzia spaziale giapponese.

Hayabusa2 ha volato sull’altro lato dell’asteroide per nascondersi dai detriti dell’esplosione, ma gli scienziati non sapevano con certezza se il proiettile avesse creato con successo il cratere e, ne il diametro dell’impatto, almeno  finché la navicella non fosse tornata indietro. Ma alle 22:36 EDT, le fotocamere di Hayabusa2 hanno catturato un colpo sfocato di un pennacchio di polvere prvenire da Ryugu, quindi la squadra pensa che il tentativo abbia funzionato.

 

La speranza è che contenga acqua

Hayabusa2 progetta di adagiarsi dolcemente all’interno del cratere per raccogliere la polvere dell’ asteroide

. La navicella ha già afferrato un campione della superficie di Ryugu, e inoltre la polvere esposta dall’impatto darà ai ricercatori modo di guardare all’interno dell’asteroide, dove ci sono materiali che non sono mai stati esposti alla luce solare o ad altri tipi di radiazione spaziale per miliardi di anni.

Se tutto va come previsto, Hayabusa2 tornerà sulla Terra con entrambi i campioni verso la fine del 2020. Un terzo prelievo programmato è stato scartato perché la superficie ricoperta di massi è troppo pericolosa per la navicella spaziale.

Il confronto tra i due campioni rivelerà i dettagli di come l’esposizione allo spazio cambia l’aspetto e la composizione degli asteroidi rocciosi e aiuterà gli scienziati a capire come si è formato Ryugu. Gli scienziati sperano che l’asteroide contenga acqua e materiale organico che potrebbe aiutare a spiegare come è iniziata la vita nel sistema solare.

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Pubblicato da
Simone Paciocco