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INPS: falso accredito svuota i conti correnti, ecco la nuova truffa

Molti utenti italiani hanno di recente segnalato di essere stati contattati, ora attraverso chiamata telefonica, ora via posta elettronica, da un dipendente INPS che ha chiesto loro informazioni sul conto corrente. Queste informazioni, a detta del dipendente che ha agito per conto dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, sarebbero necessarie per effettuare un bonifico a favore dell’utente.

Peccato, però, che si tratti dell’ennesimo caso di phishing, e che nulla di quanto detto o scritto sia vero. A mettere in guardia i cittadini, questa volta, è stato lo stesso Istituto con un comunicato ufficiale.

Truffa INPS: falso accredito svuota i conti correnti, attenzione ad email e chiamate

La maggior parte degli utenti vittime del tentativo di truffa sono stati contattati via e-mail, mentre solo una piccola parte è stata raggiunta attraverso contatto telefonico.

Il messaggio di posta elettronica

– che solo apparentemente risulta essere stato inviato dall’INPS – chiede all’utente di rilasciare alcune informazioni relative al suo conto corrente per effettuare un bonifico a suo favore da parte di una società terza. Le cifre del fantomatico bonifico possono anche superare gli ottocento euro, ed il tutto è accompagnato da un link che rimanda ad una pagina web accuratamente progettata dove l’utente dovrà inserire i dati richiesti per emettere il bonifico.

Ovviamente, queste informazioni non saranno gestite dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ma andranno nelle mani dei criminali informatici che potranno poi utilizzare i dati dell’utente a loro piacimento.

Come spiegato dall’Istituto previdenziale stesso, si “ricorda a tutti i cittadini che in nessun caso (l’INPS) acquisisce, telefonicamente o via posta elettronica, le coordinate bancarie o altre informazioni che permettano di risalire ad una qualsiasi informazione finanziaria. INPS invita i propri utenti a non dare seguito a nessuna richiesta che arrivi per e-mail non certificata, per telefono o tramite il porta a porta”.

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Pubblicato da
Raffaella Papa