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Facebook cerca delle giustificazioni per i video della strage pubblicati

Il social network Facebook negli ultimi giorni è finito ancora sotto gli occhi di tutti a causa dei video che sono stati pubblicati che riguardano la strage nella moschea in Nuova Zelanda.

Per gli utenti che non avessero seguito la vicenda, l’attentatore della moschea, ha montato una specie di GoPro sulla propria testa, filmando e pubblicando in diretta Facebook il massacro. Successivamente la piattaforma ha eliminato subito questi contenuti ma le critiche sono arrivate come se piovesse. Ecco le sue giustificazioni.

 

Facebook cerca di giustificarsi per i video della strage finiti sulla piattaforma

Il social network capitanato da Mark Zuckerberg ha fatto sapere nelle ultime ore che il video dell’attentato in Nuova Zelanda in diretta, è stato visto da meno di 200 persone e solo 4 mila volte prima che venisse rimosso

. La piattaforma ha anche aggiunto che gli utenti hanno iniziato a segnalare il video solamente dopo 12 minuti dalla sua conclusione, cosa che avrebbe impedito di bloccarlo prima.

Come abbiamo già spiegato qualche giorno fa, l’azienda ha dichiarato di aver rimosso circa 1.5 milioni di video nelle 24 ore successive all’attentato. Nel mentre che bloccavano gli upload, un utente aveva già postato un link su 8chan su cui era possibile vederlo. Al momento la piattaforma sta sviluppando dei sistemi automatici che riconoscono il video dalla traccia audio, nel caso in cui qualcuno cerchi di postarlo di nuovo.

Ci viene da dire che i provvedimenti vengono sempre presi in considerazione dopo la tragedia, anche noi, come utenti di Facebook, ci saremmo aspettati che la piattaforma bloccasse i video in questione, prima che venissero pubblicati. Per questa volta è andata così, speriamo solamente che l’azienda riesca a sviluppare questi sistemi in modo da non vedere più questo tipo di contenuti nella nostra homepage.

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Pubblicato da
Veronica Boschi