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Disservizi Iliad, Vodafone, Wind, 3 Italia e TIM: come scoprirli e combatterli

Gli operatori telefonici tradizionali lavorano ogni giorno per fornire all’utente la migliore esperienza al minor prezzo possibile. Le ultime offerte sono decisamente più alla portata dei meno abbienti, e la stabilità della rete è tale da richiedere un piccolo numero di polemiche o rimostranze. Indipendentemente da questo, però, in alcune occasioni potrebbero registrarsi dei disservizi.

L’utente colpito, di base, non dispone dei mezzi necessari per capire se effettivamente il problema riguarda solamente il proprio dispositivo portatile, o invece è esteso in una determinata zona del territorio.

Per rispondere a questa forte necessità è stato creato Downdetector, un sito internet completamente gratuito al quale è possibile accedere da smartphone, tablet, notebook e pc, e nel quale trovare la risposta alla domanda precedente.

 

Downdetector: il sito internet dal quale è possibile conoscere lo stato dei disservizi

Downdetector è a tutti gli effetti un contenitore 

di segnalazioni, in altre parole è completamente scollegato dagli operatori telefonici, ma permette all’utente di segnalare un disservizio e a chi si collega di conoscerne il numero con le relative motivazioni.

Collegandosi al link inserito poco sopra, il consumatore deve prima cercare il nome dell’operatore desiderato. Nella nuova scherma viene mostrato centralmente un grafico giornaliero con il numero di segnalazioni ora per ora; nel momento in cui viene registrato un picco, allora è stato registrato un disservizio diffuso.

Scorrendo la stessa più in basso si troverà una mappa che segnalerà le zone d’Italia o del Mondo da cui sono provenute le indicazioni della problematica elencata, e sopratutto verrà visualizzato anche il plugin che rimanda a Facebook con tutti i commenti della community.

Il servizio è gratuito e sfruttabile da ogni utente, ricordiamo essere scollegato da ogni azienda e contenente solamente le segnalazioni di consumatori sparsi per tutto il globo.

 

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Pubblicato da
Roberto Ravone