Quello della tecnologia è un mondo che viaggia veloce, forse fin troppo. Negli ultimi mesi si è sentito spesso parlare delle tecnologie di quinta generazione – il cui debutto ufficiale, ricordiamo, è previsto entro i prossimi due anni – e del progresso che i più grandi players che operano nell’ambito delle telecomunicazioni hanno di fatto compiuto, preparando in questo modo un terreno che sia pronto ad accogliere il 5G.

Di quest’ultimo, poi, se ne parla come di una vera e propria rivoluzione che sconvolgerà (in positivo, si spera) le modalità di connessione e interazione con oggetti e persone, rendendo tutto molto più smart. Si tratta, dunque, di un cambiamento radicale che non interesserà esclusivamente il mondo della telefonia mobile e fissa, ma interesserà anche quello della televisione.

5G: non solo smartphone, si passa al DVB-T2.

Entro il 2022, il digitale terrestre verrà sostituito dal DVB-T2, ovvero dal digitale di seconda generazione. Un passaggio che permetterà di fruire dei contenuti televisivi con una qualità audio e video migliore rispetto quella garantita dagli standard attuali. A stabilirlo è l’Articolo 89 della Legge Di Bilancio circa l’uso efficiente dello spettro e transazione alla tecnologia 5G, per cui tutte le emittenti televisive dovranno spostare le loro frequenze su una nuova banda e lasciare quelle occupate in precedenza agli operatori di telefonia fissa e mobile.

Tra il 2020 (anno del debutto ufficiale delle reti 5G) ed il 30 Giugno 2022, tutti i canali passeranno al nuovo digitale terrestre, pertanto sarà possibile fruire di tali contenuti solo se si è in possesso di una strumentazione adeguata. Una nuova TV, o quanto meno un nuovo decoder.

DVB-T2: agli italiani servono nuove TV

Per poter vedere la televisione, insomma, per molti italiani sarà necessario acquistare una nuova TV. Questo perché serve un tuner specifico che sia in grado di supportare le trasmissioni nel formato DVB-T2, e la maggioranza dei televisori presenti nelle case degli italiano – a patto che non siano recentissime – non supportano tale tecnologia. Le famiglie che dovranno economicamente sostenere questo passaggio, potranno però usufruire del bonus decoder di 25 euro previsto nello stesso Articolo 89 della Legge di Bilancio, il quale entrerà in vigore a partire dal 1 Gennaio 2019 e verrà applicato sull’acquisto di una nuova TV o di un decoder grazie al quale adattarsi alle nuove frequenze, e dunque poter nuovamente fruire dei contenuti televisivi.

Articolo precedenteCoopVoce ha lanciato 2 nuove offerte in occasione del Natale
Articolo successivoWhatsApp: il trucco per scrivere un testo in formato circolare