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100 milioni di smartphone spediti in 10 mesi: i numeri eccezionali di Xiaomi

Xiaomi ha completato con successo il suo ambizioso obiettivo sul numero di spedizioni per il 2018. Diversi mesi fa, i numeri uno del produttore di smartphone cinesi ha dichiarato di voler spedire un totale di 100 milioni di dispositivi prima della fine dell’anno. L’obiettivo è stato raggiunto alle 23:23 del 26 ottobre.

Un traguardo tagliato, dunque, in anticipo di 2 mesi rispetto al previsto. Lei Jun, il fondatore di Xiaomi, ha annunciato la notizia al centro tecnologico Zhong Guan Cun a Pechino oggi, giovedì 2 novembre. L’area, che è conosciuta come la Silicon Valley cinese, è stata fondata nel 2010.

 

Xiaomi senza freni: 100 milioni di smartphone spediti in 10 mesi

A conti fatti, Xiaomi sta attualmente distribuendo in media 10 milioni di dispositivi al mese, motivo per il quale è possibile che il produttore possa raggiungere facilmente quota 120 milioni di unità entro la fine dell’anno. Non è un’impresa da poco, soprattutto considerando il fatto che il mercato globale degli smartphone è in recessione.

Il mercato è saturo da anni ormai, e continua a diventarlo a discapito dei produttori che spediscono sempre meno di dispositivi. Una regola che però non sembra essere affatto valida per Xiaomi e poche altre aziende. Il brand cinese, al momento, è il quarto OEM più grande del mondo e il secondo in termini di crescita.

La ragione più ovvia del successo dell’azienda è che produce smartphone economici ma con una qualità costruttiva rispettabile. Il marchio è incredibilmente popolare in Cina e in India, gli unici Paesi dove la domanda di smartphone è in costante boom. Dobbiamo anche notare che Xiaomi è stato un OEM innovatore nel mercato mondiale.

È stato il primo che con il suo originale Xiaomi Mi MIX (ormai giunto alla terza generazione), ha inaugurato un trend che ad oggi è diventato una vera e propria mania: il design tutto schermo. Uno smartphone che oltre ad un rapporto schermo corpo eccezionale, esordiva con soluzioni tecnologia mai viste prima su uno smartphone.

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Pubblicato da
Marco Serra