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Recensione Sony Xperia XZ3: il top di gamma più completo?!

Recensione Sony Xperia XZ3

Complimenti a Sony, perché con Xperia XZ3 ha avuto il coraggio di cambiare e (che possa piacere o meno) di avvicinarsi a quelli che sono i trend del mercato, mantenendo però una propria identità. L’estetica è stata cambiata del tutto rispetto al passato, ed hanno fatto un ottimo lavoro. Viene usato per la prima volta un display OLED – fatto in casa – semplicemente fantastico. È il primo smartphone che esce con Android 9 preinstallato. Hanno poi mantenuto la base solida della scorsa generazione (Xperia XZ2; Xperia XZ2 Compact): ottimo comparto fotografico, Snapdragon 845, ottimo audio, autonomia soddisfacente. Cosa volere di più?

Xperia XZ3: design

Xperia XZ3 fa dell’estetica uno dei suoi punti forti ed è sicuramente uno di quegli smartphone che colpiscono a prima vista; veramente molto molto bello! È vero che lontanamente ricorda i Samsung, ma ha un’identità propria che lo distingue dalla massa. In più manca il notch che ormai è sicuramente un pregio. 

Nella parte frontale di Xperia XZ3 le cornici sono ridotte al minimo e le dimensioni sono state nettamente ottimizzate. Non è un dispositivo piccolo e neanche leggerissimo (58x73x9.9 mm; 193 g), ma la parte frontale e posteriore sono arrotondate. Questo favorisce il grip, e si riesce ad utilizzare bene con una mano nonostante sia molto scivoloso. La costruzione generale è ottima. Certificazione IP65/68 contro acqua e materiali utilizzati di prima fascia: vetro nella parte frontale e posteriore, e frame laterali in alluminio.

La parte posteriore risulta curva ai bordi e trattiene molto le ditate. Cosa che ci aspettiamo dal vetro. Il sensore per lo sblocco viene posizionato nella stessa posizione di XZ2, da definire insolita. È però ben distanziato dalla fotocamera e ci vuole poco tempo per abituarsi, e poi risulta molto preciso e veloce. Unico neo in questo senso, la mancanza dello sblocco con il volto. È presente quello stock di Android, ma ormai abbiamo capito che è meglio non utilizzarlo perché si sblocca facilmente il dispositivo con una foto su un monitor.

Parlando dei frame laterali, nella parte inferiore è presente l’ingresso Type-C. Superiormente il carrellino per una sim e la scheda SD. A destra bilanciere per il volume, tasto di accensione e spegnimento ed il classico tasto a doppia corsa per scattare le foto. Da segnalare l’assenza dell’ingresso da 3,5 mm per le cuffie (in dotazione si ha l’adattatore).

Software

Anche lato software, Sony ha fatto un ottimo lavoro. Xperia XZ3 è infatti il primo smartphone ad uscire con Android 9 PIE preinstallato. D’altronde, sappiamo quanto Sony sia attenta a questo aspetto e gli Xperia sono sempre tra i primi dispositivi ad essere aggiornati. 

La User Interface ha subito qualche piccolo ritocco, ma perlopiù è uguale a quella della generazione precedente. Sempre molto pulita e senza appesantimenti inutili. Viene però introdotta qualche funzionalità che ne migliora l’esperienza d’uso, come l’always on display/display ambient. Si può decidere se lasciare il display sempre acceso, oppure una gestione intelligente che lo accende in alcune situazioni, oltre che con doppio tap.

Altra funzionalità aggiunta quest’anno è il menu rapido (anche detto sensore laterale), che si apre toccando due volte la parte curva del display ed in cui ci sono alcune scorciatoie. Da sottolineare che ancora non è molto preciso. Il bordo curvo del display si può anche usare per tornare indietro facendo uno swipe. Queste funzionalità si possono o disattivare del tutto o scegliere le app in cui attivarle, perché effettivamente in alcune situazioni danno fastidio. Soprattutto quella per tornare indietro è fastidiosa, perché si attiva spesso involontariamente vista la forma del display.

Non mancano ovviamente le funzionalità tipiche degli Xperia che conosciamo, come l’app creazione 3D che permette di fare scansioni 3D con le fotocamere dello smartphone, o la possibilità di collegare il controller della PS4 allo smartphone e giocare ad un gioco tramite il display di XZ3.

Anche nel software della fotocamera troviamo qualche ritocco e tutto sommato hanno fatto un buon lavoro. Purtroppo ancora non si ha la possibilità di attivare manualmente l’HDR con le foto in automatico. Viene poi introdotta la funzione Smart launch, che permette di aprire la fotocamera quando si prende il dispositivo e si mette in orizzontale.

Hardware

  • Processore Snapdragon 845 octacore di cui 4×2.8GHz +4×1.7GHz. Anche quest’anno Xperia XZ3 si conferma per le prestazioni. È un fulmine in tutte le operazioni quotidiane e metterlo in difficoltà è quasi impossibile;
  • GPU Adreno 630: Molto bene anche per quanto riguarda il gaming. Anche con titoli molto pesanti il framerate ed il livello dei dettagli sono spinti al massimo.
  • 4 GB di RAM – stranamente non 6 – che però non creano alcun tipo di problema, vista l’ottimizzazione software;
  • 64 GB di ROM di tipo UFS, espandibili fino 512 GB;
  • Batteria 3330 mAh, con supporto alla Quick Charge 3.0. Come autonomia Xperia XZ3 non è eccezionale, ed anzi, si ha un leggero peggioramento rispetto alla generazione precedente. Tutto sommato, però, è difficile da scaricare prima di sera, visto che con un uso medio si superano le 5 ore di display acceso, mentre con uso pesante si arriva a circa 4 ore.
  • Connettività: Wi-Fi dual band, A-GPS/GLONASS/BDS/GALILEO, Bluetooth 5.0, NFC, USB-C 3.1. Possibilità di fare il mirroring del display con TV compatibili o di condividere contenuti multimediali, come foto e video presenti nello smartphone, con dispositivi DLNA tramite Wi-Fi. Buona anche la ricezione generale.

Audio

Veramente ottimo l’audio stereo riprodotto dai due speaker con la tecnologia proprietaria S-Force Front Surround che simula un suono tridimensionale. I bassi sono ottimi, il volume massimo è soddisfacente in tutte le situazioni e con poca distorsione. È ancora presente il sistema di vibrazione dinamica: quella sorta di motorino nella parte posteriore, che vibra a tempo di musica, ma che troviamo inutile.

Display

Il display di Xperia XZ3 segue le forme del design curvo ai lati. Il display è infatti curvo ai bordi… ma curvo veramente. Nel senso che la parte visibile di display continua anche nella parte curva dello stesso.

Parlando del display, parliamo del secondo stravolgimento che troviamo in Xperia XZ3 rispetto al passato. Un plauso a Sony, che ha fatto questo passaggio sicuramente molto importante e lo ha anche fatto nel migliore dei modi. Stiamo parlando di un display che si può tranquillamente definire tra i migliori in assoluto nel panorama mobile.

Anziché un pannello IPS come nelle generazioni precedenti (che comunque sono sempre stati molto apprezzati), abbiamo per la prima volta in un device Sony un pannello OLED, che riprende la tecnologia delle TV BRAVIA di Sony. Abbiamo appunto un ampio display da 6” in formato 18:9, come detto OLED, in risoluzione QHD+ (2880 x 1440), con supporto per l’HDR e tecnologia TRILUMINOS. Anche qui troviamo la tecnologia X-Reality for Mobile che migliora la qualità di visualizzazione di foto e video, convertendo i contenuti da SDR in HDR. Neri assoluti, ottimi angoli di visione, si vede molto bene anche sotto il sole, colori ben tarati… che sono accesi, ma non eccessivamente carichi. Insomma, display difficile da battere.

Fotocamera posteriore

Anche nel comparto fotografico, Xperia XZ3 riprende le cose positive della scorsa generazione. La fotocamera posteriore è l’ormai affermata Motion Eye da 19 MP, sensore Exmor RS da 1/2,3″, pixel da 1,22 μm, obiettivo grandangolare Sony G Lens da 25 mm con apertura F2.0, il tutto condito dal sistema di elaborazione delle immagini BIONZ.

Con la fotocamera posteriore di Xperia XZ3, si ottengono scatti tranquillamente paragonabili a quelli dei migliori camera-phone. Veramente ottime le foto con condizioni di luce ottimale, ricche di dettagli, con colori naturali e non eccessivamente carichi. Anche in condizioni di scarsa luminosità Xperia XZ3 si comporta molto bene nonostante la mancanza della stabilizzazione ottica, con l’ottima elaborazione software che ci mette una pezza. Ovviamente aumenta il rumore e la pastosità, ma senza dubbio il livello è molto alto. E’ presente anche l’effetto bokeh, che viene fatto tramite app esterna. In questo caso i risultati sono pessimi, nonostante si abbia la possibilità di regolare l’intensità in post produzione.

Fotocamera anteriore

Il vero passo in avanti rispetto alla generazione passata si fa nella fotocamera anteriore. Si passa infatti da una 5MP con apertura F2.2 di XZ2, ad una 13MP con apertura F1.9. Il sensore è sempre Exmor RS da 1/3,06”, con obiettivo grandangolare da 23 mm, utile per i selfie di gruppo. Veramente eccellenti le foto con condizione di luce ottimale. Comincia a faticare con scarse condizioni di luminosità, ma anche in questo caso, i risultati sono ottimi.

Galleria foto

Video

I video possono essere fatti fino in 4K HDR, cosa aggiunta per la prima volta nel panorama mobile con linea degli XZ2. Sono sicuramente ottimi, ed anche migliorati rispetto al predecessore, ma effettivamente sono di utilità ristretta.

Molto bene per quanto riguarda i video in Full HD, ed anche in questo caso si può attivare o meno l’HDR.

A seguire una demo video in Full HD con HDR non attivo:

Anche qui ritroviamo il super slow motion a 960 fps, che per la prima volta dagli XZ2, è stato portato in risoluzione Full HD. Si può scegliere di farlo o in HD o in Full HD. Nel primo caso si avranno 6 secondi di rallentamento mentre nel secondo 3.

A seguire due demo video in Super Slow Motion a 960 fps in HD:

Conclusioni

799€ di listino per portarsi a casa Xperia XZ3, che sarà disponibile dal 5 Ottobre. Un prezzo tutto sommato in linea con i vari top di gamma, ed anzi, in diversi casi anche inferiore. Quest’anno Sony ha fatto veramente un ottimo lavoro sotto tutti i punti di vista, migliorando quello che c’era da migliorare (ma anche le cose già ottime), ed ha presentato uno smartphone bello, completo, equilibrato e senza reali difetti.

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Pubblicato da
Redazione
Tags: sonyxperia