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Huawei, Samsung, Honor e Apple: le radiazioni degli smartphone non sono pericolose

I timori sulle conseguenze negative al cervello, scaturite a causa dell’uso prolungato dei telefoni, vengono smentiti in luogo di nuove prove che smontano la correlazione smartphone – tumore. I nuovi studi lo confermano: gli smartphone sono relativamente sicuri.

 

Lo smartphone non causa il tumore al cervello: il nuovo studio

Abbiamo parlato spesso dell’argomento radiazioni smartphone, evidenziando come un uso poco coscienzioso dei telefoni porti al manifestarsi di conseguenze degenerative inattese al cervello ed agli altri organi vitali. Chiamatela disinformazione, ma ciò che è certo è che probabilmente ci siamo sbagliati fin dall’inizio.

Non si è trattato di uno sbaglio voluto ma di una semplice constatazione primitiva dei fatti derivata dall’analisi dei valori SAR dei principali telefoni. Valori dai quali è emerso un resoconto poco rassicurante sul livello di radiazioni percepite al corpo.

Con il senno di poi si è scoperta una nuova prospettiva. Gli smartphone emettono radiazioni ma non sono letali come lo sono invece quelle dei raggi X, che portano effettivamente a mutazioni del DNA e tumori.

In base agli studi, un uso intensivo degli smartphone non nuoce alla salute (ma di certo non la migliora). Ciononostante si procede cercando di mantenere valori di emissione sempre più bassi, in linea con le direttive FCC.

 

Lo studio dimostra che il rischio per la salute è relativamente basso

Attraverso uno studio sui roditori disposto dalla Food and Drug Administration per la National Toxicology Program (NTP) si è indagato a fondo sugli effetti negativi delle tecnologie 2G e 3G sulla salute. Il gruppo di studio è stato sottoposto a intensive sessioni di esposizione alle radiazioni per un totale di 9 ore al giorno per due anni.

Paradossalmente è stato rilevato che i ratti esposti alle radiazioni hanno vissuto più a lungo di quelli non esposti. Una scoperta che suscita scalpore e che si trova attualmente al vaglio della commissione di ricerca. Possiamo correlare questo esperimento ad un esempio di vita reale? Difficile a dirsi, ma nelle parole del Dirigente dell’American Cancer Society, Otis Brawley si scorgono note di soddisfazione per una scoperta che potrebbe stravolgere tutti quanti noi:

“Nonostante l’uso giornaliero della stragrande maggioranza degli adulti, non abbiamo avvistato un aumento nei tumori al cervello. Le prove per un’associazione fra telefonini e cancro sono deboli. Ad oggi non abbiamo riscontrato un aumento nel rischio di tumori fra la gente. Sto tenendo il mio cellulare all’orecchio”

Sarebbero da valutare anche gli effetti derivanti dall’uso di antenne 4G e 5G ad alta ed altissima frequenza. Voi che opinione vi siete fatti sull’argomento?

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Pubblicato da
Domenico