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Netflix: un’altra polemica si apre sul film “Sulla mia pelle”, ecco i dettagli

La piattaforma Netflix si trova un’altra volta al centro di una polemica per il film “Sulla mia pelle“. Lungometraggio che racconta gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi che, uscirà in sala e su Netflix contemporaneamente.

Solo pochi giorni fa un’altra polemica riguardava la vincita del Leone d’Oro per il film “Roma”, prodotto dalla piattaforma. Gli editori puntano ad avere al Festival di Venezia, film che saranno lanciati anche nelle sale cinematografiche.

 

Netflix in un’altra polemica, questa volta per il film “Sulla mia pelle”

Il film racconta gli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi, morto dopo essere stato arrestato. La pellicola sarà anche oggetto di una serie di visioni gratuite in Italia. Le associazioni, i collettivi universitari e spazi autogestiti hanno deciso che i vincoli del copyright non sono abbastanza importanti quanto la divulgazione e l’informazione al pubblico.

L’attore che interpreta la vittima, Alessandro Borghi, ha spiegato in occasione della 75esima Mostra del Cinema di Venezia, che questo film racconta una storia che doveva necessariamente essere raccontata. Molti eventi di proiezione gratuita hanno iniziato a comparire su Facebook anche se, queste pagine sono durate poco. Il social network ha infatti imposto la cancellazione su spinta sia di Netflix che di Lucky Red.

Da qui è scoppiata la polemica e anche Iliaria Cucchi, sorella della vittima ha voluto intervenire dicendo: “Noi non abbiamo voce in capitolo, possiamo forse comprenderne le ragioni ma mi dispiace e non poco”. Alcune associazioni hanno comunque confermato gli eventi gratuiti in programma, come i ragazzi del collettivo Làbas di Bologna. I discorsi di copyright e diritto d’autore sono quindi passati in secondo piano, questa storia deve essere vista da tutti gli italiani.

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Pubblicato da
Veronica Boschi