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WindTre: Italia perde il controllo, diamo il benvenuto al nuovo gestore made in China

WindTre diventa un operatore cinese. Dopo l’approvazione in sede comune UE si è deciso di cedere le quote dell’azienda russa Veon ai cinesi di Hutchison, che ottengono pieno controllo sulla società. Ci saranno cambiamenti per quanto riguarda il mercato italiano? Quali conseguenze?

 

WindTre: le telecomunicazioni made in China

Nei giorni scorsi la chiusura del progetto Veon ha sollevato la questione cessione WindTre che in queste ore ha favorito i cinesi. E mentre sono tutti concentrati sulla nuova offerta 3 Italia per le winback a 7 euro al mese ci si chiede quali ripercussioni possa avere una simile iniziativa.

Cambieranno le offerte? Andremo in contro a rimodulazioni? La situazione vedrà un netto miglioramento dei servizi, dei costi e delle coperture o saremo destinati ad affrontare qualche problema?

In merito alla questione cessione ha risposto la commissaria responsabile per la concorrenza in ambito europeo nella personalità di Margrethe Vestager

, che in suo intervento diretto ha riferito che:

“Le misure indicate dalla Commissione Europea nel 2016 per favorire l’entrata in campo di Iliad – quarto operatore italiano – hanno avuto l’efficacia sperata”

Stando alle fonti, con WindTre si è adottato infatti un procedimento che ha concesso ad Iliad parte delle frequenze e dei ripetitore ed il roaming UE fino a 10 anni dalla sua data di esordio. Lo scopo di questa manovra è quello di portare ad una riduzione del debito dell’azienda. I cinesi, in questo caso, forniranno garanzia di controllo totale in Italia per le unità di intenti dl mercato TLC.

Resteremo sintonizzati per ulteriori informazioni e per un quadro più completo della situazione.

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Pubblicato da
Domenico