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Xiaomi Poco F1 ha un problema: impossibile riprodurre contenuti HD su Netflix e non solo

Xiaomi Poco F1 o Pocophone F1 è il nuovo smartphone Android che tanto sta catalizzando l’attenzione dei media per via del suo incredibile prezzo: 329 euro per un prodotto praticamente di fascia alta visto che prende tantissimo in presto dallo Xiaomi Mi 8. Peccato che come tutti i dispositivi Made in Cina abbia un problema.

Stiamo parlando dell’impossibilità di riprodurre contenuti in alta definizione dalle principali piattaforme di video streaming. Proprio così e tra queste piattaforme ci sono anche Netflix e Amazon Prime Video, giusto per citare le due più importanti. Un problema non da poco per coloro che amano il video streaming.

 

Xiaomi Poco F1 non può riprodurre i contenuti in HD di Netflix, Amazon Prime Video e molti altri

Sorvolando sulla comodità di gustarsi una serie TV sullo schermo di uno smartphone, a spiegare questa limitazione è l’applicazione DRM Info. Xiaomi Poco F1 è dotato di una certificazione Widevine di Livello 3 che non basta per la riproduzione di contenuti in HD. Le piattaforme di video streaming richiedono certificazioni di Livello 1.

La cosa più divertente è che Xiaomi Poco F1 viene venduto con l’applicazione Netflix preinstallata. Avviandola si possono riprodurre contenuti video in 540p e no, non sarà risolvibile tramite un aggiornamento software. Lo stesso problema era emerso alcuni mesi fa con OnePlus 5 e OnePlus 5T.

In quel caso, OnePlus aveva chiesto ai possessori di inviare gli smartphone in assistenza perché era necessario un intervento ben preciso ed eseguito da un centro ufficiale. Xiaomi, non ha ancora commentato la situazione e non ha motivo per farlo visto che tutti i dispositivi del brand hanno lo stesso problema.

In realtà questa limitazione affligge smartphone anche più noti, come alcuni Honor. Pertanto ci aspettiamo che Xiaomi Poco F1 muoia con questo difetto se così possiamo definirlo. Ci chiediamo solo perché Pocophone abbia fatto questo visto che Widevine appartiene a Google e non si paga nulla per le licenze.

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Pubblicato da
Marco Serra