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Gatebox, l’azienda giapponese ha creato la prima moglie virtuale al mondo

Due anni dopo la presentazione del primo concept di assistente virtuale olografico per uomini senza partner, la compagnia giapponese Gatebox ha realizzato il suo progetto e ha messo in vendita Boku no Yome (“Mia moglie”) per 1.360 dollari.

Questo gadget è costituito da una capsula di plastica alta 54 centimetri per 20 di larghezza, in grado di connettersi a una rete Wi-Fi e comunicare con te attraverso la proiezione olografica di un personaggio anime di nome Azuma Hikari e un’app mobile.

Questo particolare assistente virtuale può leggere ad alta voce i messaggi del tuo smartphone e controllare alcuni dispositivi domestici, come luci, termostati o condizionatori d’aria. Quindi, quando l’utente arriva a casa sua, può trovarsi in una situazione “simile” a quella che avrebbe se qualcuno vivesse lì con lui.

Questo gadget ha un proiettore che emette un ologramma di una possibile “moglie virtuale” e include sensori, altoparlante, microfono e una videocamera per sapere quando qualcuno è nelle vicinanze e se è il proprietario.

 

Ma non è tutto

Tuttavia, una caratteristica che lo distingue da altri assistenti personali come Siri, Cortana o Alexa, è che Azuma Hikari si rivolge al suo proprietario/marito con frasi come “non tornare più tardi oggi“, “Voglio davvero vederti“, “Buona giornata” e “Mi sei mancato” o “Ti aspetterò a casa“.

Inoltre, ha una personalità tutta sua, poichè ama le ciambelle, non ama gli insetti e, soprattutto, è innamorata di te.

Grazie al fatto che è dotata di intelligenza artificiale, più conversi con Boku no Yome, più imparerà dettagli su di te, i tuoi gusti e i tuoi programmi preferiti.

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Pubblicato da
Federica Vitale